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La logistica e le infrastrutture serviranno da piccolo volano

Il Sud in crescita specie nel settore agroalimentare

Il Sud d'Italia dà segni di ripresa, grazie al settore agricolo e agro-alimentare. E per i prossimi anni si potrebbe auspicare una ulteriore ripresa se il settore della gestione trasporti avrà la spinta prevista dal Piano logistico nazionale. Sono dati che emergono dal rapporto 2016 dell'Osservatorio Banche Imprese (Obi) e reso noto nei giorni scorsi. Ma Obi non si illude: pur in presenza di segnali positivi, fino al 2020 il quadro rimarrà di incertezza.



"Pur all'interno di un quadro poco positivo – ha detto Antonio Corvino, direttore generale Obi – emergono alcuni segnali favorevoli per il Sud. Molti di essi sono riconducibili ai progressi nei comparti dell'agricoltura e del turismo. In meridione il Pil crescerà dell'1% contro una media nazionale dell'1,5%. L'occupazione crescerà solo dello 0,5%. Fra le regioni, la più dinamica del Sud sarà la Sardegna con un +1,2%, mentre le più statiche saranno Molise e Basilicata. A livello nazionale la crescite maggiori si avranno per Lazio e Marche (+2%) ed Emilia Romagna (+1,7%).

E la logistica potrebbe essere trainante nello sviluppo del Paese. Nei mesi scorsi è stato approvato al Cipe il Piano Operativo 2014-2020 da 11,5 miliardi di opere pubbliche di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che dà attuazione con specifici interventi alla delibera del Cipe del 10 agosto.



Un piano per migliorare la rete stradale e ferroviaria, favorendo l'accessibilità ai territori e all'Europa, superando le strozzature nella rete, con particolare riferimento alla mobilità nei nodi e nelle aree urbane. Il Piano Operativo è articolato per assi tematici e linee di azione, e si articolano in piani di settore e singoli interventi.

La somma è così ripartita: interventi stradali per 5,331 miliardi, interventi nel settore ferroviario per 2,056 miliardi, messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente per 1,315 miliardi, interventi per il trasporto urbano e piano metropolitane per 1,218 miliardi, rinnovo materiale trasporto pubblico locale e piano nazionale sicurezza ferroviaria per 1,3 miliardi di cui 300 milioni per il piano sicurezza delle ferrovie concesse, infine altri interventi per 280 milioni.

Non è logistica vera e propria, ma infrastrutture adeguate rappresentano la base per organizzare la logistica.