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Dissequestro per fondi e pozzi bollati come avvelenati a Caivano (NA)

Era l'autunno 2013 quando l'intera vicenda "Terra dei Fuochi" prese le mosse con un sequestro di oltre 40 ettari di terreno. La Procura di Napoli, sulla base di analisi effettuate volontariamente dagli stessi produttori, chiese il sequestro di pozzi, terreni e prodotti, ritenendo che vi fossero contaminanti nelle acque utilizzate per irrigare, in quantità tale da costituire un pericolo per la salute pubblica. L'ipotesi fu: avvelenamento. Nel corso delle indagini, dalle analisi dei prelievi di Top Soil, emergevano infatti alcuni superamenti dei valori di CSC (concentrazioni soglia di contaminazione).

Il danno d'immagine ed economico risultò sempre più grave per gli agricoltori campani non implicati (vedi FreshPlaza del 04/02/2014). A dicembre 2014, uno dei siti di Caivano (NA), bollati inizialmente come avvelenati, ricevette il dissequestro dalla Cassazione (vedi notizia).

Tre anni di battaglie legali per dimostrare che quei terreni non avevano nulla fuori norma finché, in data 2 novembre 2016, il pubblico ministero Ilaria Rivellese dispone il dissequestro di 18 fondi e pozzi, non ricorrendo presupposti tali da giustificare il mantenimento del sequestro.

Il commento della OP Agriverde
Alla OP Agriverde aderiscono, attualmente, due dei produttori coinvolti; un terzo, a causa dell'immotivato sequestro, ha chiuso i battenti. "L'obiettivo è stato raggiunto. E' stata una battaglia contro tutto e tutti - riferiscono dalla OP - senza nessun altro supporto che quello dell'organizzazione di produttori nella persona del responsabile agronomico dr. Silvestro Gallipoli e dei professionisti coinvolti, l'avvocato Marco de Scisciolo e la dr.ssa Aurora Brancia".

Agriverde si è spesa in difesa dei suoi associati sin dal giorno stesso dei sequestri, il 12 novembre 2013, individuando i professionisti idonei alla difesa dei produttori coinvolti e supportandoli nel loro non facile lavoro. "Alla fine, ne ha beneficiato tutta l'agricoltura campana: non solo gli agricoltori associati ad Agriverde e i produttori direttamente coinvolti a Caivano".