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Il kiwi puo' mantenere tutte le sue proprieta' bioattive anche in forma di smoothie

E' ormai noto che il kiwi possiede un'elevata attività antiossidante e può prevenire le malattie cardiache. Un gruppo di ricercatori coreani, polacchi e israeliani ha condotto uno studio mirato a preservare le proprietà antiossidanti del kiwi trasformato in smoothie.



Lo smoothie è stato preparato frullando kiwi Hayward freschi e addizionando una percentuale di zucchero variabile dal 10 al 25%, successivamente i frullati sono stati congelati per 4 mesi.

I kiwi contengono alti livelli di composti bioattivi (acido ascorbico, fenoli totali, antociani, clorofille, carotenoidi, tannini, flavonoli e flavonoidi) che sono importanti per la conservazione in preparazione di puree, bevande, succhi di frutta e altri prodotti alimentari. I ricercatori hanno misurato il contenuto di questi composti bioattivi prima e dopo il trattamento; inoltre, hanno misurato l'attività antiossidante utilizzando 4 metodi analitici: ABTSþ, FRAP, DPPH e CUPRAC.

"Abbiamo proposto la preparazione di uno smoothie senza pastorizzazione e la conservazione della sua attività antiossidante a -25°C per 4 mesi – spiega Shela Gorinstein dell'Università Ebraica di Gerusalemme - Questo è un processo semplice senza riscaldamento durante la preparazione e poiché i kiwi contengono livelli elevati di polifenoli, lo scopo di questo studio era di conservare la capacità dei frullati di avere un elevato contenuto di composti bioattivi anche dopo lunga conservazione".

La qualità degli smoothies congelati è stata confrontata con quella degli smoothies freschi senza aggiunta di zucchero. Dalle analisi è emerso che l'attività antiossidante degli smoothies con il 10 e il 15% di zucchero congelati è paragonabile a quella degli smoothies freschi.

Fonte: Yong Seo Park, Kyung-Sik Ham, Yang-Kyun Park, Hanna Leontowicz, Maria Leontowicz, Jacek Namieśnik, Elena Katrich, Shela Gorinstein, 'The effects of treatment on quality parameters of smoothie-type 'Hayward' kiwi fruit beverages', 2016, Food Control, Vol. 70, 221-228