Il costo dell'import alimentare africano potrebbe aumentare ulteriormente
I relatori hanno riferito che l'attuale spesa per l'import, stimata in 35 miliardi di dollari, è aggravata dalle perdite alimentari del continente, se si tiene conto che nella sola Africa sub-sahariana si perde il 20% della produzione agricola durante la post-raccolta.
Il progetto YieldWise valorizza i piccoli agricoltori con competenze in materia di riduzione delle perdite post-raccolta e mira a ridurre la perdita globale di alimenti della metà, attraverso campagne che promuovano il cambiamento di queste pratiche.
L'amministratore delegato per l'Africa della Fondazione Rockfeller, Mamadou Biteye, spiega che "la maggior parte delle colture vanno perse quando ancora sono in azienda a causa di una cattiva gestione, della mancanza di spazio e della carenza di accesso al mercato".
Biteye spiega che è stato registrato un progresso in determinate catene di valore della produzione agricola in Kenya e Tanzania, dal momento che si stanno istruendo i piccoli agricoltori sulle nuove tecnologie di gestione del raccolto.
"In Kenya - conclude Biteye - gli agricoltori di Makueni sono passati da una fornitura per il mercato di 100 ton ad una di 200 ton, usando nuove tecnologie per l'uso degli agrofarmaci, curando maggiormente delle colture, refrigerando il mango dopo la raccolta".
Fonte: the-star.co.ke