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A causa del virus TYLCV

Vittoria: estirpato oltre il 70% del pomodoro in raccolta tra novembre e dicembre

Una violenta virosi sta minacciando in questi giorni le coltivazioni di pomodoro nella cosiddetta fascia trasformata (area sud-orientale della Sicilia che va da Pachino a Licata), rianimando i timori di diversi produttori che operano soprattutto nel territorio di Vittoria. La colpa potrebbe essere attribuita alle temperature anomale che colpiscono il territorio in questo periodo.

"Purtroppo il problema c'è ed è molto preoccupante - conferma a FreshPlaza un produttore di Vittoria - perché quasi tutti i trapianti di agosto e settembre, oltre a una parte di quelli di ottobre sono stati colpiti dal Tomato Yellow Leaf Curl Virus (TYLCV), comunemente chiamata virosi del pomodoro o virus dell'accartocciamento giallo delle foglie di pomodoro".

Tutto questo ha ripercussioni sulle produzioni, che si dimezzeranno. I produttori agricoli, già colpiti dalla crisi economica e da quella commerciale, dovrebbero trapiantare nuovamente il pomodoro, con spese raddoppiate e ritardi nella produzione e nella raccolta. Invece di iniziare a raccogliere il pomodoro nel mese di novembre e dicembre, si dovranno aspettare i mesi di marzo e aprile, periodo in cui anche gli altri paesi incominciano a raccogliere, il che si traduce in prezzi bassi di mercato.

Secondo quanto riferitoci, ad oggi si sta estirpando più del 70% del pomodoro che andava in raccolta tra novembre e dicembre. Il tutto si ripercuote sull'economia della città di Vittoria e della fascia trasformata che vivono grazie all'agricoltura e alle serre di pomodoro, in particolare.

Come riporta reteiblea.it, l'amministrazione vittoriese ha chiesto l'aiuto della Regione e il supporto delle istituzioni. Il sindaco Giovanni Moscato si è così espresso: "La nostra agricoltura sta vivendo un momento di grande sofferenza a causa della crisi globale e rischia di pagare un dazio ancora più alto per via della diffusione del virus. Sono al fianco dei nostri produttori e abbiamo già sollecitato le istituzioni regionali per trovare insieme delle contromisure a tutela della nostra agricoltura e delle nostre produzioni".