Polonia: una maggiore offerta di cipolle non aiuta i prezzi
"Il motivo di questo declino nelle quotazioni è innanzitutto dovuto alla maggiore fornitura di cipolle sul mercato domestico. Secondo l'ufficio statistico centrale, la produzione polacca di cipolle, quest'anno, è più elevata di quella dell'anno scorso. La situazione - ha aggiunto Mariusz - è simile in altri Paesi come Spagna, Germania e Paesi Bassi".
Mariusz ha spiegato che il prezzo delle cipolle nell'UE è fortemente influenzo dal rapporto tra domanda e offerta: "Nella stagione 2015/16 i prezzi aumentarono a causa della domanda elevata nei mercati terzi, in particolare in quello del Brasile. Secondo i dati Eurostat, l'export totale di cipolle dai 28 stati UE verso Paesi terzi nel 2015 è ammontato a 965mila ton, con un incremento di circa il 20% rispetto al 2014.
Nel 2016 c'è stato un chiaro indebolimento della richiesta di cipolle nell'UE, il che ha avuto un impatto negativo sui prezzi. Le esportazioni nei primi sei mesi di quest'anno sono diminuite del 14%. Ciò è stato provocato, tra le altre cose, da vendite minori in Brasile, dovute all'aumento previsto del raccolto di cipolle in questo Paese.
L'analista ha concluso: "Dall'inizio del 2016, le esportazioni in Brasile hanno mostrato una chiara tendenza al ribasso. Nel secondo trimestre del 2016 l'export ammontava a poco oltre 11mila ton ed era inferiore dell'80% circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, anche la richiesta dalla Costa D'Avorio è stata più bassa (l'export è diminuito del 63% nella prima metà del 2016)".
Fonte: sadyogrody.pl