Kiwi: tutto passa dall'innovazione
Dopo aver intervistato Patrizio Neri di Jingold (cfr FreshPlaza del 26/09/2016) è la volta di Dal Pane, che scommette decisamente sulla qualità: "I mercati su cui dobbiamo puntare sono quelli che hanno la possibilità di spendere e che vedono nel Made in Italy una garanzia di alto livello. Mi riferisco alla zona araba, alla Cina e all'Estremo Oriente. Anche l'India, seppure meno ricca, ha una popolazione in continua crescita e fasce ad alto reddito. Se vogliamo diventare il punto di riferimento di questi mercati, dobbiamo innalzare l'asticella. Non credo che al mondo vi siano agricoltori con la nostra professionalità. Però non dobbiamo sprecarla".
Dal Pane scommette sull'innovazione varietale come arma vincente. "Per 30 anni abbiamo coltivato solo Hayward. Poi, negli ultimi 10 anni, c'è stata un'apertura grazie soprattutto al kiwi giallo. Ora siamo di fronte ad altre opportunità, come il rosso che può avere grande sviluppo se si trova la varietà adatta alla commercializzazione. Anche noi come Dal Pane stiamo valutando 2-3 nuove selezioni. Una molto interessante, che definisco bicolore, in sezione ha la polpa gialla esternamente e rossa verso la columella".
Il kiwi bicolore: giallo esternamente, rosso verso la columella. In alto, il frutto sulla pianta
La scorsa settimana è stato presentato ufficialmente il Consorzio Dorì che, come conferma Dal Pane, avrà un unico ufficio commerciale. "Ciò permetterà di controllare l'intera filiera del Dorì e, teoricamente, di poterne decidere il prezzo. Credo che la formula del club dovrebbe essere ampliata anche per tutte le nuove varietà".
"Legato al tema della qualità - prosegue - vi è quello delle raccolte anticipate. In Francia le regole dettate dall'interprofessione valgono come legge. Tutti le rispettano e chi fa il furbo viene sanzionato anche a livello penale. Da noi è una barzelletta: le regole ci sono, ma sono teoriche e le seguono solo gli onesti. I furbi, pochi ma ci sono, rovinano il mercato e la fanno sempre franca".
L'annata 2016 del kiwi si presenta buona. I volumi dovrebbero essere inferiori rispetto al 2015 di un 15-20%. Anche i calibri potrebbero essere leggermente inferiori. I prezzi pagati agli agricoltori dovrebbero risultare soddisfacenti.