Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Oggi le persone cercano un contatto diretto con gli agricoltori: l'esperienza della melicoltura altoatesina

La visione collettiva nei confronti del contadino sta cambiando. Se ne parlava qualche sera fa in una tavola rotonda con l'esperto di marketing Duccio Caccioni, il quale sottolineava come stia modificandosi la percezione del lavoro agricolo: un tempo disprezzato, oggi nobilitato (cfr. FreshPlaza del 26/09/2016).

In questo nuovo contesto, cresce la richiesta da parte del pubblico di un contatto più autentico e diretto con i produttori agricoli, che si inserisce nella tendenza più generale a saperne di più sull'origine del cibo, sul modo in cui è stato coltivato, sulla storia che c'è dietro.

Un desiderio di relazione e di autenticità che può essere assolto in forme diverse. Sia empiricamente, organizzando iniziative che portino le famiglie a contatto con il mondo agricolo (pensiamo anche al caso degli orti didattici), fino alle nuove modalità offerte dalla rete, come i canali social.

In questo senso, un'esperienza significativa è quella del Consorzio VI.P-Val Venosta, che con il suo progetto di storytelling Biography ha voluto effettuare un test online che ha confermato di funzionare: attraverso Biography, il pubblico che acquista le mele altoatesine da agricoltura biologica è in grado di risalire alla storia e al lavoro del singolo produttore agricolo. Come spiega Michael Grasser, responsabile marketing del Consorzio: "Sul sito web www.biography.vip.coop si inserisce il nome del produttore e se ne scopre la storia personale e aziendale, con tanto di foto e curiosità. Il riscontro da parte del pubblico è stato molto positivo".



Ma la stessa cosa si fa anche a livello di esperienza concreta. Sempre in Val Venosta esistono infatti da anni, in collaborazione con le associazioni turistiche, percorsi di visite guidate ai meleti che si ripetono nel periodo che va dalla da metà marzo fino a fine ottobre. Si ha la possibilità di vedere come nasce una mela, si ha un contatto diretto con i contadini. "Finanziamo noi queste iniziative e devo dire che sono soldi ben spesi. Vediamo che c'è partecipazione", commenta Grasser.

In dettaglio, Susanne Ogriseg, Key Account Agricultural Marketing per il settore mele di IDM Südtirol / Alto Adige, ci riferisce che l'iniziativa delle visite ai meleti di effettua ormai da oltre 10 anni. Le prime visite si sono svolte nel 2004. Ogni anno se ne svolgono circa 300, con oltre 3.000 partecipanti.



Susanne: "Durante le visite uno dei nostri 'ambasciatori della mela' (coltivatori di mele che hanno ottenuto una certa formazione) effettua un tour di circa 60-90 minuti per i meleti oppure le cooperative e spiega agli ospiti tutti gli aspetti rilevanti della coltivazione: zona di coltivazione, condizioni climatiche, i lavori da eseguire durante l'anno, i metodi di coltivazione, la storia della frutticoltura in Alto Adige, l'IGP, le diverse varietà ecc. Alla fine, il tour prevede anche una degustazione di diverse varietà di mela e spesso anche di derivati (succo di mela, mele essiccate ecc.)".



Cosa ne dicono i partecipanti
"I feedback che riceviamo dai partecipanti sono molto positivi. In particolare apprezzano l'opportunità di potersi informare direttamente sul posto sulla coltivazione, di ricevere le informazioni direttamente dai coltivatori e la loro ottima preparazione sul tema. Gli 'ambasciatori' cercano di rispondere in maniera esaustiva a tutte le domande e di non tralasciare nessun aspetto importante".



"Anche le associazioni turistiche gradiscono molto questa offerta per i loro ospiti. Quest'anno collaboriamo con 20 diverse associazioni su tutto il territorio della provincia".

Cosa ne dicono i produttori

"I produttori apprezzano molto l'opportunità che viene offerta agli ospiti e la possibilità di entrare direttamente in contatto con i consumatori. Oggigiorno i consumatori vogliono essere sempre più informati sulla provenienza dei prodotti che consumano e le visite guidate offrono proprio la possibilità di vedere sul luogo dove e come viene prodotta la mela dell'Alto Adige".



Iniziative dunque utilmente riproponibili in altri territori ortofrutticoli e agricoli italiani.