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Iko 2016: termina oggi l'evento iniziato sabato in Spagna. Parlano gli Italiani

"Conferenza mondiale sul kiwi: "Attenzione a non piantare troppo"

Controllare la produzione per evitare di saturare i mercati. E' solo uno dei messaggi che stanno scaturendo dalla 35esima edizione dell'IKO, Internazional Kiwi Conference, in corso di svolgimento in Galizia (Spagna) più precisamente nell'isola di Toia. La conferenza internazionale è iniziata sabato e si conclude oggi, martedì 27 settembre.


Un momento della conferenza Iko in Spagna.

Alla delegazione italiana prende parte anche Giampiero Reggidori di Apo Conerpo, che è stato uno dei relatori di un momento informativo. "Dopo la paura scaturita dalla batteriosi (Psa) – spiega Reggidori – le zone produttive hanno cominciato a convivere con il batterio. E sono stati effettuati gli impianti per sostituire le coltivazioni abbattute a causa della fitopatia. E' emerso che Nuova Zelanda, Cile e Italia hanno ripreso a piantare a spron battuto. E' bene però non esagerare ed effettuare comunque un controllo sul catasto, per evitare che si vadano a produrre surplus che abbatterebbero i prezzi".


Terzo da destra Giampiero Reggidori. Seguono Patrizio Neri, Elisa Macchi e Gabriele Ferri.

Negli ultimi 2-3 anni in Italia la Psa è rimasta sotto controllo anche per un altro motivo: il batterio trae vantaggio dagli inverni freddi, mentre negli ultimi due anni la stagione invernale è stata mite. Gli agricoltori inoltre hanno imparato a effettuare trattamenti mirati, a gestire la potatura, irrigazione e concimazione.

"In alcuni Paesi – aggiunge Reggidori – contro la Psa hanno utilizzato anche antibiotici. In Italia non è consentito e si è preferita la prevenzione e la gestione agronomica. Ad ogni modo, non credo che gli antibiotici possano avere un effetto risolutivo".

Nella mattinata di ieri, lunedì 26 settembre 2016, uno degli argomenti trattati è stato anche quello della raccolta anticipata (di Hayward) in alcune zone d'Italia. Patrizio Neri, presidente del Consorzio Kiwigold, dice che "purtroppo si è parlato anche di questo. Produzioni italiane raccolte troppo presto rischiano di disaffezionare il consumatore. Un kiwi verde raccolto ai primi di settembre non può essere di qualità".

Fanno parte della delegazione, oltre a Reggidori e Neri, anche Elisa Macchi del Cso, Gabriele Ferri di Naturitalia, Cristina Fabbroni (kiwigold), Roberto Bressi (Kiwigold Cile), Casiraghi (Spreafico), Thomas Bosi (Cso), Mauro Marchetti (Agrintesa).