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Lo chiede Valentino di Pisa, presidente di Fedagromercati

Gestione dei Mercati: piu' spazio ai privati

"Nella gestione dei Mercati all'ingrosso è indispensabile che i privati, vale a dire i grossisti, abbiano un ruolo importante. Il decreto Madia lo ritengo una buona opportunità per una riorganizzazione gestionale delle strutture e, tutto sommato, per fare un po' di ordine e dare una certa omogeneità". Lo afferma Valentino di Pisa, presidente di Fedagromercati-Confcommercio, commentando il decreto legislativo 175 relativo alle società partecipate dagli enti pubblici (cfr. FreshPlaza del 21/09/2016).

"Credo che il decreto – esordisce il presidente - possa rappresentare una grande opportunità per il nostro sistema. Io parto dal presupposto che un riordino serva e sia doveroso. Da un lato la funzione pubblica dei mercati va ribadita e resa anche più conosciuta. Dall'altro, nel caso si voglia pensare a un reale cambiamento, occorre far partecipare alla gestione anche i privati: i soggetti che del Mercato sono la spina dorsale sono i grossisti. Sono loro, insieme ai produttori, a fare il Mercato. Senza queste due figure siamo di fronte solo a una scatola vuota. Ritengo che i grossisti, in una formula che può scaturire da una condivisione, possano essere in grado di dare il proprio supporto alla gestione".

Di Pisa ci tiene a sottolineare che "il 55-60% dell'ortofrutta nazionale transita attraverso le strutture mercatali". Alla luce di ciò si comprende come la partita della gestione non sia una cosa da poco. "Però occorre che anche i Mercati sappiano rinnovarsi, giocare la chiave della modernità, organizzarsi in chiave logistica. Potrebbe essere opportuno pensare anche a delle aggregazioni, riducendone il numero complessivo. L'importante è non rimanere fermi, guardare con ottimismo alle ventate di novità e coglierne gli aspetti positivi".


Foto d'archivio

Il presidente ribadisce l'importanza dei privati all'interno dei Mercati alla luce del fatto che "nelle strutture italiane circa il 90% dell'ortofrutta che transita è gestito dai grossisti. L'ente pubblico deve decidere delle regole, poi però deve lasciare spazio a queste figure".