Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Zespri in crescita del 20-30% anno-su-anno in Cina

Mentre alcune società stanno rivolgendo la loro attenzione per la prima volta ai mercati asiatici, alcune sono presenti in Asia già da un pezzo e stanno rafforzando i legami all'interno di quest'area. Zespri è una di queste società che negli ultimi anni ha fatto grandi cose in Asia e continua a espandersi nei mercati attuali, al contempo esplorandone di nuovi.

Simon Limmer, COO di Zespri, ha spiegato: "Continuiamo a vedere una crescita significativa in Cina, con incrementi nei volumi del 20-30% anno-su-anno, e da parecchi anni ormai, oltre a un ottimo incremento nei volumi di kiwi SunGold inviati. Tuttavia, il Giappone, mercato cardine da molti anni della Nuova Zelanda, sta mostrando anch'esso una crescita che ci aspettiamo proseguirà per molti anni".



Oltre a Giappone e Cina, che sono simili in termini di volumi, Limmer ha dichiarato che le prospettive appaiono positive per tutto il Sud-est asiatico in generale. "Ci sono opportunità eccitanti in vari mercati diversi, come in Corea del Sud dove abbiamo registrato una stagione molto buona, quest'anno. Stiamo cominciando a vedere i benefici dell'accordo di libero scambio ora che il campo di gioco è stato livellato nei confronti di altri Paesi, come il Cile, il quale ha beneficiato per alcuni anni di dazi doganali pari a zero. Anche Taiwan ha mostrato una grande crescita".

Zespri si sta espandendo in Cina, instaurando nuove relazioni con vari importatori e questa settimana hanno annunciato una collaborazione con Fruitday, che ora diventerà un cliente diretto nel settore retail, facendo di Zespri il maggiore cliente rivenditore diretto in Cina.

D'altra parte, Zespri è ancora ben lontano dal coltivare i kiwi direttamente in Cina. "Siamo ancora alle prese con il processo preparatorio - ha fatto sapere Limmer - Stiamo lavorando con partner in Cina per cercare di incrementare gli standard del kiwi domestico. Questo ci sta permettendo anche di aumentare le relazioni da un punto di vista scientifico, nel tentativo di comprendere l'ambiente di coltivazione e trovare le varietà più adatte ad esso. In breve, non abbiamo bisogno solo di convincerci che la qualità sia sufficiente per il marchio, ma anche assicurarci che i consumatori cinesi che stanno già acquistando la frutta importata, siano aperti ai frutti coltivati direttamente in Cina".

Da tempo ormai Zespri è consapevole dei volumi e della qualità crescenti del kiwi cinese. "Anche il branding sta diventando più sofisticato e per noi è sia un'opportunità che una minaccia - ha spiegato Limmer - Abbiamo il beneficio dei raccolti contro-stagionali rispetto alla frutta della Nuova Zelanda e non siamo estranei alla competizione che si protrae per tutto l'anno in ogni parte del mondo dove siamo presenti".

Kiwi rossi
Anche se i kiwi rossi sono stati in prova per anni, Zespri non ha ancora prodotto volumi commerciali. "Dobbiamo assicurarci che ci siano tutti gli attributi e le caratteristiche giuste prima di lanciare un nuovo kiwi sul mercato; a livello agronomico, di resa, dimensione, immagazzinamento e costi di produzione, per esempio. I kiwi rossi sono particolarmente suscettibili all'agente della batteriosi Psa-V e mostrano anche problemi di stoccaggio, ma ci rendiamo perfettamente conto dell'opportunità che un kiwi rosso avrebbe sul mercato".

La reputazione del marchio
Un'altra sfida sul mercato cinese è stata la tutela della proprietà intellettuale, dal momento che immagine e reputazione del marchio sono fortemente collegate alla qualità del prodotto. "In Cina ci sono stati alcuni sviluppi in questo senso e sicuramente c'è volontà di cambiare e motivazione, ma ci vuole tempo - ha ammesso Limmer - Cosa più importante, il consumatore deve essere educato su cosa significa avere un prodotto genuino, fornendo anche la comodità della consapevolezza che stiano acquistando un prodotto che ha tutte le garanzie in termini di qualità e sicurezza, qualcosa per cui i social media possono sicuramente giocare un ruolo decisivo".

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: