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Un marchio sbagliato durante una fiera e' un investimento a fondo perduto

Si deve fare ancora molto per migliorare il branding nel settore ortofrutticolo

Il branding è un concetto molto ampio che comprende diversi aspetti, dalla scelta del nome dell'azienda a quella di logo e mezzi di comunicazione: sito web, opuscoli, imballaggio, cancelleria aziendale, stand fieristico, stile dei comunicati stampa inviati, e tanto altro. L'immagine aziendale viene costruita con tutti questi elementi.


Cristina Toledo, co-fondatrice di Nueve Estudio, uno studio di design specializzato in branding, imballaggi e consulenze sui prodotti, ha dichiarato: "Penso che sia successo a tutti noi. Si incontra una persona per la prima volta e qualcosa che non torna ci fa pensare: Non va proprio bene. Questo concetto si può applicare anche alle società che gestiscono inopportunamente i loro marchi".



Ogni marchio dovrebbe raccontarci una storia

Secondo l'esperta in comunicazione: "Sul mercato ora si può trovare di tutto, ma sono ancora molti quelli che investono in un logo e pensano che utilizzarlo così com'è sul loro sito web o sugli imballaggi sia abbastanza, e invece non è così. C'è molto lavoro da fare. Raccontare una storia è essenziale, una priorità. Ci stiamo spostando verso marchi che sono sempre più emozionali".

"Oggigiorno - ha continuato Toledo - tutto dà un contributo: la scelta dei colori, il font, il materiale da imballaggio, le foto caricate sul sito web, e altro. Tutto deve fornire informazioni che vanno nella stessa direzione, in modo che la storia dietro il prodotto risulti coerente".


Finora questa azienda valenciana ha avuto l'opportunità di collaborare con produttori che vendono i loro prodotti sia sul mercato domestico sia su quello internazionale.

"Lavoriamo con un'ampia gamma di clienti, dalle piccole attività alle istituzioni e questo comporta una grande varietà di compiti. Per il settore alimentare in particolare abbiamo realizzato progetti globali, che vanno dal nome del marchio al design di loghi, siti web aziendali, oltre che agli imballaggi dei prodotti. Siamo molto analitici e proviamo a comprendere l'idea commerciale e i prodotti dei clienti e basandoci su queste informazioni riusciamo a migliorare il concept al massimo e a stabilire una strategia sulla quale costruire l'intero progetto".



La chiave è conoscersi e conoscere i propri clienti
Secondo Toledo non ci sono linee guida specifiche per nessun settore in particolare. "Diremmo piuttosto che esistono linee guida generali e un buon punto di inizio è che il cliente sappia esattamente chi è, quali sono gli obiettivi che desidera ottenere, quali mercati vuole raggiungere, tra le altre cose".

"Si tratta di contesti differenti, con codici differenti. Non è la stessa cosa creare un marchio progettato per il mercato cinese e crearne uno per quello domestico. Queste sono cose che le società vinicole fanno da molti anni; cambiano l'etichetta dello stesso vino a seconda del mercato dove viene spedito".


E' essenziale raccogliere tutte le informazioni possibili prima di cominciare il progetto; questo consente di avere basi chiare sulle quali cominciare a lavorare a un concept strategico.

"Nel nostro caso, ogni volta che cominciamo a sviluppare un marchio o a lavorare su un altro progetto manteniamo un contatto continuo con i nostri clienti per tutta la durata del progetto; per il suo successo consideriamo vitale, infatti, la loro partecipazione".

Un marchio sbagliato durante una fiera è un investimento a fondo perduto
"C'è ancora molto da fare nel settore della frutta e verdura in termini di branding - ha dichiarato Toledo - Anche se è vero che molti nel settore stanno cominciando a capire l'importanza di un buon progetto, quando andiamo alle fiere vediamo che si sta investendo nel design dei marchi, ma lo si sta facendo senza criterio. Spesso sentiamo Tizio ha fatto così, perciò lo copierò; non si tratta della strategia migliore per l'attività, semplicemente perché il target può essere diverso. Inoltre, come in tutti i settori, esistono marchi brutti e belli".



Toledo ha concluso: "Per qualsiasi società l'investimento impiegato per partecipare a una di queste fiere è elevato e vediamo tantissimi marchi che usano e implementano i progetti in modo sbagliato. Facendo così alla fine dei conti si rivelerà un cattivo investimento".

Per maggiori informazioni:
Nueve Estudio
Mestre clavé 3. Piso 2, pta. 5.
46001 Valencia. Spain
Cell.: +34 625 320 572 / +34 607 749 444
Email: hola@n-u-e-v-e.com
Web: n-u-e-v-e.com
Skype: nueve.estudio
Data di pubblicazione: