"Agritechno e Adron: "Da quest'anno testeremo i droni per l'uso sul radicchio"
Drone del'Agritechno-Adron in volo, al Macfrut.
"Per il 2017 - riprende Longo - abbiamo già tante richieste per l'Impiego dei droni in campo. Registriamo una crescita anno su anno, e solo in questo 2016 abbiamo raddoppiato gli ettari coperti, arrivando a quota 10mila".
Il drone in azione, nel campo prove allestito al Macfrut.
"A chiamarci non sono tanto i produttori, quanto piuttosto chi nel campo ha un approccio tecnico, a partire degli agronomi. Voliamo su colture come il melone, il pomodoro, il pomodoro da industria, e quest'anno partiremo con una sperimentazione di agricoltura di precisione con l'uso dei droni sul radicchio, per combattere il ragnetto rosso", conclude l'ad di Agritechno.
Questo è un cambiamento di passo perché, come spiega Davide Puttini, amministratore delegato della Adron, "vediamo dalle colture intensive a basso valore (come ad esempio il mais), ora invece stiamo puntando sulle orticole di valore", com'è appunto il radicchio.
Proprio per questo Agritechno e Adron, al recente Macfrut, hanno portato non solo i propri droni ad ala rotante, con tanto di campo prova per dei voli dimostrativi, ma anche un drone pensato per l'impiego sotto serra dove, per ovvie ragioni, altri non possono volare. "E' equipaggiato - conclude Puttini - con una serie di fotocamere multispettrali e termiche e, per muoversi, usa una sistema di cavi"; un sistema molto simile a quello utilizzato spesso, per esempio, negli stadi di calcio, per le riprese aeree delle partite.
Da sinistra Massimo Longo (ad dell'Agritechno), il prof. Luciano Trentini e Davide Puttini (ad dell'Adron Technology), al Macfrut.
Sui droni l'Agritechno e la Adron installano soprattutto visori multispettrali e termici, pure però hanno droni per il lancio sulle colture di insetti utili. Questi due sono ad oggi gli unici impieghi dei droni in agricoltura permessi dalla legislazione italiana.