Nicola Giuliano: adeguare gli impianti e' l'unica soluzione per tutelare l'uva da tavola in futuro
"La conta dei danni o la richiesta di aiuto dopo le gravi perdite non costituisce una soluzione. L'unica prospettiva è quella di adeguare gli impianti a un clima che cambia. E' quello che in fondo abbiamo sempre fatto; 30 anni fa non avevamo nulla a difesa dei nostri vigneti. Poi abbiamo introdotto le reti, i teli, la combinazione di più sistemi di copertura. Oggi dobbiamo agire nella stessa direzione. Le idee ci sono, vanno solo applicate e sperimentate, soprattutto in un momento storico nel quale la Puglia sta rinnovando il proprio parco varietale, colmando quel gap che l'ha vista in ritardo rispetto ad altri paesi nella coltivazione e commercializzazione delle uve senza semi. A maggior ragione, dunque, è importante, soprattutto per aziende leader come la nostra, dare il buon esempio, realizzando impianti pilota in cui sperimentare nuove tecniche di allevamento e di protezione del vigneto dalle ondate di maltempo anomale come quella che ci ha interessati quest'anno".
Nicola Giuliano sottolinea anche quanto sia fondamentale, per il settore dell'uva da tavola, non perdere prodotto durante la stagione di raccolta: "Diversamente da altre colture frutticole infatti - sottolinea l'imprenditore - l'uva da tavola comporta ingenti costi di produzione già in tutta la fase pre-raccolta, stimabili intorno a 15-20 mila euro a ettaro, per via delle lavorazioni in campo che sono necessarie per ottenere una produzione di uva di alta qualità. Altri frutticoltori affrontano i maggiori costi dal momento della raccolta in poi, per noi la cosa è molto diversa. Per questo non possiamo permetterci di perdere prodotto, perché non potremo in alcun modo recuperare tutto quello che c'è già costato" .
La Giuliano Srl è fondata nell'anno 2000 con l'intento di proseguire e sviluppare l'impegno dei fratelli Giuliano nel settore ortofrutticolo, che in passato aveva in Puglia Fruit il riferimento societario e commerciale.
L'azienda è ubicata in agro di Turi, un territorio rinomato per la sua vocazione ortofrutticola. Lo stabilimento produttivo si sviluppa su una superficie complessiva di oltre 70.000 mq.
Parte della produzione commercializzata proviene dalle aziende agricole di famiglia, dislocate in aree vocate e strategiche della Puglia che consentono di avere disponibilità di prodotti a maturazione precoce e tardiva. Quasi 1000 gli ettari di uva da tavola, pesche, meloni, albicocche, agrumi e insalate certificati secondo gli standard delle buone pratiche agricole "GlobalGAP" e "Nurture".