Aflatossine: nessuna varieta' di mandorle e' resistente alla contaminazione quindi no a specifica etichettatura
Ciò esclude qualsiasi possibilità di etichettatura nella direzione proposta dall'On. La Via, il quale aveva dichiarato: "La mandorla di Avola, coltivata in provincia di Siracusa, è una delle più note e migliori mandorle italiane e non contiene aflatossine".
Andriukaitis Vytenis ha ricordato che:
Il regolamento (CE) n. 1881/2006(1) della Commissione stabilisce tenori massimi rigorosi delle aflatossine contenute nelle mandorle, garantendo un elevato livello di tutela della salute umana. Solo le mandorle conformi a tale norma sui tenori massimi possono essere immesse sul mercato dell'UE.
Il regolamento (UE) n. 1169/2011(2) non prevede requisiti di etichettatura per la presenza di contaminanti, aflatossine comprese.
Nessuna mandorla è immune
Secondo la risposta della Commissione, le aflatossine sono micotossine prodotte da funghi, principalmente del genere Aspergillus sp., presenti anche negli ambienti agricoli italiani. Nessuna varietà di mandorle è resistente alla contaminazione dovuta a tali funghi. Questi crescono e producono aflatossine nel periodo di pre-raccolta delle mandorle, ma possono proliferare nella fase di stoccaggio e anche nella fase di manipolazione. La crescita dei funghi è fortemente influenzata dalle condizioni climatiche ed essi sono più comuni nelle regioni calde caratterizzate da variazioni estreme di temperatura, precipitazioni e umidità. I funghi possono produrre aflatossine a livelli di umidità piuttosto bassi e in un ampio intervallo di temperature (13-37°C).
In conclusione, la Commissione non dispone delle informazioni necessarie per confrontare il livello di contaminazione da aflatossine, riscontrato negli ultimi anni, nelle mandorle provenienti dalla California e quello delle mandorle coltivate in Sicilia. Considerando le condizioni in cui i funghi Aspergillus sp. si formano e producono aflatossine, nonché l'assenza di varietà di mandorle resistenti a tali sostanze, è tuttavia evidente che non esistono regioni al mondo che producono mandorle prive di aflatossine.