Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
A Massa Lombarda (Ravenna) progetto di valorizzazione e commercio

Buco Incavato: la pesca che ha fatto la storia sta ritornando

Una di quelle varietà antiche che non solo sono buone come poche, ma che hanno pure fatto la storia della peschicoltura. Si tratta del "Buco Incavato" di Massa Lombarda, la varietà che a fine '800 ha dato il via alla peschicoltura moderna, quella redditizia che destinava i frutti al commercio anche all'estero e non all'autoconsumo locale, tanto per intenderci.


Un tipico frutto di varietà Buco Incavato di Massa Lombarda.

A Massa Lombarda (Ravenna) il Crpv e alcuni agricoltori stanno portando avanti un progetto non solo di salvaguardia, ma anche di valorizzazione di un pezzo di storia della frutticoltura nazionale.


Da sinistra, Cesare Bartoli e Claudio Buscaroli.

"La pesca ha questo curioso nome – spiega Claudio Buscaroli del Crpv – in quanto spesso presenta lateralmente una profonda spaccatura, lungo la mediana di sutura. E' una polpa bianca profumatissima, aromatica e dolce. Alla giusta maturazione, si riesce a togliere l'epidermide con estrema facilità".


Confezione di pesche Buco Incavato monostrato.

Cesare Bartoli è un agricoltore 41enne di Massa Lombarda che possiede un frutteto con 120 piante di Buco Incavato. Le commercializza confezionandole monostrato in cassette di legno, oppure a due strati in confezioni in cartone.


Altra tipologia di confezione per la Buco Incavato.

"Quando si vende una varietà antica come questa – spiega Bartoli – che ha il punto di forza non nell'aspetto e nel calibro, ma nel profumo e nel sapore, occorre raccontarne la storia. A volte l'ho mandata ai mercati all'ingrosso senza informazioni e mi è stata pagata meno delle pesche tradizionali. Invece, quando gli acquirenti hanno capito di cosa si trattava, i prezzi sono saliti fino a 2,5 euro il chilogrammo".



Della varietà Buco Incavato si conoscono due cloni: il precoce e il tardivo. Le prime si staccano al 20 di agosto, le seconde ai primi di settembre. E' una pesca delicata e occorre fare attenzione alla manipolazione in raccolta e alla gestione post raccolta. E' resistente alle malattie, anche grazie alla superficie che presenta con una peluria maggiore rispetto alle varietà moderne.


Desiderio Martini di fronte all'albero storico, il più antico clone di Buco Incavato conosciuto.

Uno di coloro che da decenni si occupano di varietà antiche è Desiderio Martini di Massa Lombarda, oggi in pensione, appassionato di storia della frutticoltura. Da analisi genetiche è risultato che proprio lui possiede il clone più antico di Buco Incavato. Andando indietro nel tempo, pare che fin dal '700 questa varietà fosse coltivata e propagata per seme. Non dimentichiamo che anche i primi impianti, a fine '800, si realizzarono moltiplicando per seme.


Il clone tardivo è coltivato da Luigi Marconi.

Luigi Marconi è un giovane agricoltore, sempre di Massa Lombarda, che coltiva Buco Incavato tardivo. Anche suo padre Alcide è appassionato di vecchie varietà e ricorda che suo nonno, pioniere al pari dei famosi Bonvicini e Bellucci, lo coltivava in piante a vaso enormi, alte fino a 4 metri. I Marconi sono alla quarta generazione di frutticoltori e, se consideriamo che la frutticoltura moderna è nata proprio a Massa Lombarda, si è di fronte a un record difficilmente eguagliabile.


L'azienda Maria Mascellani di Ferrara propone questo packaging per le pesche Buco Incavato.

"Stiamo lavorando in modo che la varietà Buco Incavato – conclude Buscaroli – non solo sia salvata, ma dia reddito ai produttori. Nel ferrarese, ad esempio, vi è l'azienda Mascellani che ha messo a dimora centinaia di piante e sta proponendo un proprio packaging anche alla Gdo. I consumatori sono sempre più alla ricerca di varietà antiche, aromatiche, che necessitano di pochi trattamenti e sono disposti a pagare di più per frutti simili. Ecco, il Buco Incavato va in questa direzione, allo scopo di avere sì una nicchia, ma comunque remunerativa e che porti reddito. Senza dimenticare che in questo modo andiamo pure a salvare un pezzo di storia".

Per maggiori informazioni:
Crpv – Centro di Ricerche Produzioni Vegetali

Via dell'Arrigoni, 120
47522 Cesena (FC)
Tel.: (+39) 0547 313571
Fax: (+39) 0547 317246
Email: ortofrutticola@crpv.it
Web: www.crpv.it