Frutta estiva: bene le albicocche, pesche e nettarine in linea di galleggiamento
"Le albicocche hanno avuto una costanza buona di mercato specialmente con le nuove varietà, a parte l'inizio con la varietà Ninfa, di qualità scadente. I prezzi si attesteranno alla produzione fra 0,70 e 1,00 euro/kg. Stesso discorso sulle susine: qui l'attenzione sulla qualità è importante anche in considerazione del fatto che su questo articolo la Spagna ho investito molto negli ultimi anni. La produzione delle Angeleno si presenta disomogenea, con pezzatura media e si prevedono buoni prezzi per i calibri più sostenuti".
"Sul fronte pesche e nettarine – continua Minguzzi - si è avuta una minore pressione da parte della Spagna nella parte iniziale della stagione, maggio e giugno, con prezzi intorno a 0,50/0,60 euro/kg. Nel mese di luglio con la varietà Big Top parliamo di 0,45/0,50 euro/kg. Ad agosto abbiamo notato una flessione delle quotazioni dovuta a una maggiore offerta di prodotto piemontese, quindi i prezzi si attesteranno sui 0,40 euro/kg sempre alla produzione. L'andamento stagionale del mese di settembre dirà una parola definitiva sul mercato, anche tenendo conto del maggiore numero di articoli offerti dalla Grande distribuzione organizzata come uva, pere e mele".
Il futuro della frutta estiva si gioca su un elemento chiave: la qualità. "Il calo dei consumi si combatte conquistando il consumatore con la frutta buona - conclude Minguzzi - Bisogna abbandonare le varietà più produttive a vantaggio delle tipologie di maggior qualità organolettica. Discorso che vale per susine e albicocche, e a maggior ragione per pesche e nettarine, produzione che registra un preoccupante calo di investimenti e quote di mercato sia in Italia sia all'estero".