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Puglia: ancora in affanno la campagna dell'uva, salvo qualche eccezione

All'avvio della raccolta dell'uva da tavola in tutta la Puglia, i dati parlano di un comparto in crisi: se la produzione 2016 è in aumento del 10% rispetto all'anno scorso, i prezzi di vendita continuano a essere in affanno, registrando valori inferiori del 20% rispetto al 2015.

A confermarlo a FreshPlaza è Giacomo Suglia (foto a lato), presidente di APEO, Associazione pugliese esportatori ortofrutticoli.

"Le ragioni devono essere ricercate nella spietata concorrenza degli stessi Stati UE, Spagna e Grecia in primis, con le uve senza semi in particolare, che mostrano costi decisamente inferiori ai nostri e verso le quali la Grande distribuzione si orienta maggiormente. Ora a preoccupare c'è anche la Turchia. Registriamo maggiori giacenze di quanto preventivato e questo vale per tutte le varietà in raccolta. Al momento, le uve apirene devono essere per forza staccate dai vitigni altrimenti si rovinano; e siamo costretti a stoccarle in celle frigo, con conseguenti ulteriori costi".

Suglia sottolinea inoltre che il prolungarsi dell'embargo russo per quel che riguarda l'uva da tavola (e non solo) influisce in maniera diretta e indiretta, con un intasamento del mercato europeo. Negli anni recenti, pure i disordini politici nel Nord Africa hanno limitato le vendite.

E, sondando nuovi orizzonti, il Canada sembra poter ritornare ad essere un possibile canale di sbocco (cfr. FreshPlaza del 25/07/2016). "Ancora però non abbiamo finito di fare i conti con la burocrazia: oltre a un buon prodotto, infatti, bisogna avere buone carte!".

Per quanto riguarda la zona di Grottaglie, Michele Sodano (nella foto sotto) della ditta commerciale Ortofrutta Mele parla invece di una campagna in linea con quella dello scorso anno, in termini di produzione (var. Victoria), qualità e prezzi.

"Si segnala un ritardo nella colorazione dei grappoli, con un avvio più proficuo e continuativo della raccolta da Ferragosto in poi. A livello di prezzi, segniamo almeno 0,50 euro in più rispetto alle uve di altre zone della Puglia".



"Quello che conta alla fine è il sapore - aggiunge Sodano - e il consumatore se ne accorge. Come già avuto modo di affermare, la produzione di Grottaglie fa storia a sé (cfr. FreshPlaza del 09/09/2015) e costituisce un punto di riferimento irrinunciabile per qualunque commerciante ortofrutticolo".

Prezzi bassi per l'uva da tavola anche nel Metapontino
Secondo quanto riportato da ansa.it, è sempre il prezzo basso sul mercato d'origine il problema principale per i viticoltori di uva da tavola del Metapontino, alle prese anche con l'arrivo di uva spagnola e greca di qualità inferiore e con quotazioni concorrenziali. A denunciarlo la Confederazione italiana agricoltori del Metapontino, che ha ricordato come la Basilicata, con quasi 18.000 tonnellate di uva da tavola prodotte ogni anno (l'1,4% della produzione complessiva italiana), si contenda con le Marche lo scettro di terzo polo produttivo dell'uva da tavola in Italia, dopo Puglia e Sicilia.