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Sicilia: i furti di limone nel siracusano stanno diventando un fenomeno pericolosissimo

Sta assumendo dimensioni e connotati molto preoccupanti il crescente fenomeno dei furti di limoni nel siracusano, in Sicilia.

Secondo gli imprenditori locali, non si tratta solo di un guaio per le imprese agricole della zona. "Il problema interessa anche la salute pubblica - dichiara uno di loro - infatti per la produzione di limoni di alta qualità occorre effettuare trattamenti specifici, per i quali vanno tuttavia rispettati tempi agronomici prestabiliti per l'abbattimento dei residui. I ladri raccolgono incoscientemente i frutti, in qualunque momento della loro fase di coltivazione, con il rischio di immettere in commercio agrumi che non rispondono ai requisiti di sicurezza alimentare richiesti dalle normative vigenti".



Per non parlare poi del grado di maturazione dei frutti oggetto di furti: per fare un esempio, i limoni Primofiore che non sarebbero pronti se non tra 60 giorni, sono già oggetto di sottrazioni illegali dagli agrumeti, in uno stadio di maturazione fin troppo anticipato.

Un imprenditore afferma: "Il limone oggi è diventato come la cocaina. Si ottengono 2 euro al chilo molto facilmente e dunque bastano 50 chili di merce per mettersi in tasca 100 euro come niente fosse".

Da un punto di vista del contrasto a questo fenomeno, denunciano gli agricoltori, le misure sono del tutto insufficienti. Chi viene colto in flagranza di reato non rischia certamente la prigione. Inoltre le Forze dell'ordine locali non dispongono di adeguate risorse per il controllo del territorio.

Come denunciato da alcuni imprenditori, il fatto è che commercianti senza scrupoli si rendono disponibili per la ricettazione sui mercati di questi prodotti derivanti dai furti.

"Si fa tanto parlare di caporalato - lamenta un operatore della zona - ma poi a difendere il produttore da questi fenomeni non interviene nessuno! Non si riesce neppure a fare muro contro simili comportamenti collaborando tra di noi, perché c'è comunque chi acquista la refurtiva pensando di ricavarne qualcosa".

Una vicenda molto grave, sulla quale esortiamo tutte le autorità preposte ad agire con celerità ed efficacia.