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L'azienda sementiera di Cesena ha celebrato l'anniversario di fondazione

Cora Seeds festeggia il decennale pensando all'export verso Stati Uniti e Australia

Da tutta Europa, Sud America e Nord Africa per visitare di persona i campi sperimentali della Cora Seeds. Martedì e mercoledì 26 e 27 luglio l'azienda sementiera di Cesena ha organizzato, presso la propria sede, una due-giorni di incontri tecnici con i clienti di Russia, Ucraina, Bulgaria, Ungheria, Gran Bretagna, Egitto, Marocco, Paesi Bassi, Turchia, Germania, Brasile, Serbia, Moldova solo per citare alcune nazioni. Il tutto è culminato ieri sera, 27 luglio 2016, in una prestigiosa villa nelle colline cesenati con una grande festa (due foto seguenti) per i 10 anni di attività della ditta sementiera.





"L'azienda è nata il 5 settembre 2006 – ha spiegato a FreshPlaza il titolare Maurizio Bacchi – e, da quel giorno, ne abbiamo fatta di strada. Fino ad allora lavoravo per una ditta sementiera molto importante, avevo il mio lavoro tranquillo e sicuro. Quando dissi a mia moglie Lorena che volevo mettermi in proprio, mi guardò con l'espressione tipica delle mogli che intendono dire 'ma tu ci fai o ci sei?'. In effetti un po' aveva ragione perché, a parte l'esperienza maturata, partivamo da zero. Difficile allora pensare che, dopo 10 anni, avremmo avuto clienti in tutto il mondo".


La famiglia Bacchi: Maurizio, Lorena, Alessandro e Luca con la torta del decennale

Maurizio ha ricordato anche un aneddoto: "Nell'estate del 2006 l'Italia vinse il mondiale di calcio in Germania. Ricordo che anche durante la finale io stavo pensando a come dar vita a Cora Seeds. Oggi siamo una realtà, seppur piccola, con 40 dipendenti fra fissi e stagionali e nell'ultimo anno il fatturato è aumentato del 37%. Uno dei nostri cavalli di battaglia è la cipolla e ne esportiamo tantissima in Russia, nazione in cui è destinato il 25% dell'export".


Visita alle serre sperimentali con i clienti esteri

Cora Seeds si è già imposta per quanto riguarda la cipolla. I produttori della Russia già da qualche anno sono entusiasti per una varietà in particolare: "Elenka", ibrido dal caratteristico colore bronzeo con 4 tuniche molto spesse. Queste conferiscono al bulbo una grande resistenza e, non a caso, in Russia è apprezzata in quanto può essere stoccata in cumuli alti anche 6-7 metri, in cella. Elenka è altresì apprezzata per la grande rusticità alla raccolta, la forma sferica, il colore che piace specialmente ai consumatori e quindi ai retailer.


Foto di gruppo con una parte dei clienti esteri.

Ma non è finita qui. Bacchi insegue ancora il suo sogno, cioè far diventare Cora Seeds la più importante azienda sementiera in Italia, tanto da farla considerare alla pari delle multinazionali. L'obiettivo non è facile da raggiungere, ma la strada è stata imboccata. In Italia lavorano 15 agenti che coprono tutto il territorio; per quanto riguarda l'estero, la responsabilità commerciale è affidata a un grande esperto, Rick Naber, olandese, che ha deciso di trasferirsi dai Paesi Bassi e ha trovato casa nella minuscola frazione di Ronta di Cesena, a pochi passi da alcuni campi sperimentali di Cora Seeds.


Rick Naber, responsabile ufficio commerciale estero.

"Questa è una famiglia – ha detto Naber alla festa di ieri sera, presentandosi a tutti gli invitati - Quando ho conosciuto Maurizio, l'anno scorso, mi ha accolto dicendomi che mi sarei trovato come a casa. Pensavo fossero solo parole di circostanza, ma in realtà è proprio così. Con lui, con la moglie Lorena, i figli Luca e Alessandro e tutti gli altri mi sento davvero in famiglia".


Una foto storica: 10 ottobre 2006, Bacchi al lavoro in un angusto spazio. L'azienda era nata appena 35 giorni prima.

Durante la festa di ieri sera, di fronte a un centinaio di invitati, Bacchi ha affermato di continuare a investire sulla ricerca (affidata, fra gli altri, a Federica Brandi) per continuare a fare da apripista su tanti fronti, come in passato Cora Seeds ha già fatto sulla resistenza alla fusariosi nella lattuga. "Stiamo puntando anche ad altri mercati – ha aggiunto il titolare – come Cina, Australia, Nuova Zelanda e anche Stati Uniti che si sono dimostrati interessati alla nostra cipolla".


Maurizio Bacchi in una delle sue serre sperimentali.

"Durante le visite tecniche – ha concluso Bacchi – molti buyer, specie quelli dell'est Europa, sono rimasti entusiasti da alcuni dei nostri ortaggi che si adatterebbero alla perfezione alle esigenze dei consumatori delle loro zone. Nelle prossime settimane sarò lieto di spiegare nel dettaglio a FreshPlaza e alla sua vasta platea di lettori queste nuove proposte".