CAAT: anche le vendite all'ingrosso risentono delle vacanze estive
Frutta
Anche laddove l'offerta è minore e i produttori vorrebbero essere liquidati con prezzi superiori, ciò non è possibile poiché mancano i clienti. Pensiamo alle albicocche di cui sta terminando la campagna italiana e sta iniziando quella francese, generalmente un'albicocca francese di I categoria spuntava prezzi fino a 2,00€/kg; oggi le quotazioni variano da 1,30 a 1,60€/kg.
Per quanto riguarda i meloni, il melone retato si sta vendendo meglio di quello liscio con prezzi che variano da 0,70 a 1,00€/kg per il liscio e fino a 1,40€/kg per il retato; questa differenza è dovuta sia alla maggior produzione di liscio sia alla tendenze del consumatore a preferire il retato, comunemente più conosciuto.
Per quanto riguarda le angurie, si sta registrando un calo di richiesta delle angurie baby rispetto alle angurie grandi; nonostante le prime spuntino un prezzo di circa 10-15 centesimi sempre superiore, intorno a 0,43€/kg.
Questo è il momento dell'abbondanza per pesche/nettarine, di cui ci sono tantissime varietà provenienti da Emilia-Romagna e Spagna: il prezzo varia da 0,60 al max 1,10€/kg per le pesche con una piccola differenza verso l'alto di 15-20 centesimi per le nettarine, a seconda della pezzatura, che in questo periodo è grande, da A a 3A; per quanto riguarda pesche/nettarine stanno aumentando i quantitativi di quelle piemontesi.
Anche l'uva da tavola sta arrivando in grandi quantitativi, anche se ci sono problemi di colorazione degli acini: un'uva Vittoria colorata con giusto grado zuccherino si vende a 2 -2,20€/kg contro 1,20-1,30€/kg per un'uva di II categoria con qualche anomalia di colore.
Come le altre drupacee, anche le susine sono presenti in grandi volumi con prezzi che variano da 0,60 a 1,40€/kg a seconda della varietà, categoria e provenienza, che è prevalentemente dal Nord Italia (zona di Vignola e Verona). In termini di prezzo, si distinguono i "ramassin", susine piccole locali (Zona Saluzzese) che in questo momento di massima offerta si vendono da 1 a 1,20€/kg.
Al mercato iniziano ad arrivare le pere primizie Carmen dall'Emilia-Romagna che, oltre ad essere le più richieste del momento, si stanno vendendo a 0,95-1,0€/kg a seconda della pezzatura; tuttavia si trovano pure Abate e Packham dal Cile.
Il prezzo dei limoni continua ad aumentare per mancanza di fornitura, e quello che si vende arriva da Sudafrica e Argentina: i limoni in bauletto extra EU si vendono a 2,60-2,90€/kg che è superiore di 1-1,20€/kg rispetto alla media stagionale.
Positiva la vendita di piccoli frutti da Piemonte e Trentino, con differenze significative nel prezzo: per il prodotto piemontese i mirtilli si vendono a 6€/kg in cassa rinfusa fino a 8€/kg in cestino, more e lamponi a 7,5-8,0 €/kg; per il prodotto trentino i prezzi dei mirtilli si allineano con quelli piemontesi, mentre more e lamponi arrivano a 12-13 €/kg; questi prezzi sono giustificati da una carenza di produzione tipica del periodo.
Ortaggi
Per quanto riguarda i pomodori, si registra un aumento del prezzo per pomodoro a grappolo: il prodotto olandese si vende a 0,90-0,95€/kg mentre quello proveniente da Centro Italia si vende a 0,70-0,75€/kg; datterino e ciliegino provenienti dal Centro e Nord Italia spuntano prezzi superiori intorno a 1,70-2,00€/kg. Infine il pomodoro Cuore di Bue piemontese, nel pieno della produzione, si liquida a 0,80-0,85€/kg.
Le zucchine si stanno vendendo bene a 1-1,10€/kg, grazie anche al normale calo di produzione del periodo; il discorso cambia per le melanzane, per le quali l'offerta è sempre superiore alla domanda in particolare per la nera, per cui anche i prezzi variano da 0,60€/kg per la nera a 1,20€ per quella violetta.
Fra gli ortaggi, questo è il momento del peperone che a seconda della proveninenza si vende da 1,20€/kg ( il locale di Carmagnola) a 1,80€/kg (il locale 'Cuneo') per arrivare anche a 2,30-2,40€/kg con il peperone proveniente dall'Olanda.
Per quanto riguarda fagiolini e fagioli borlotti: il prezzo dei fagiolini raccolti a macchina varia da 1,50-1,60€/kg (provenienza Emilia-Romagna) ai 2,40-2,50€/kg per quelli raccolti a mano, a 1,20-1,30€/kg (provenienza Marocco), mentre il borlotto proveniente dalla Campania e Piemonte si vende anche a 2,20€ in quanto i quantitativi sono ancora piuttosto limitati; le piogge del mese di giugno e inizio luglio hanno compromesso la produzione del fagiolo borlotto.
Infine, si ricorda che il finocchio proveniente del Sud Italia è terminato ed è cominciata la stagione del finocchio abruzzese che, a seconda della categoria, viene venduto da 0,95 a 1,20-1,30€/kg.
Contatti:
Daniele Gotto
CAAT Scpa – Società Consortile Centro Agro-Alimentare Torino
Strada del Portone, 10
10095 Grugliasco (TO)
Tel.: (+39) 011 3496810