Costa d'Avorio: si lavora per recuperare la coltivazione delle banane
L'inondazione ha distrutto completamente 1.300 ettari di banane, che rappresentano il 22% della produzione nazionale stimata a 300mila ton, degradando completamente la maggior parte delle piantagioni agricole. Le inondazioni hanno reso difficile la raccolta delle banane e anche il loro trasporto verso il mercato. Inoltre, hanno messo in pericolo 1.500 posti di lavoro e 10mila famiglie che dipendevano direttamente da questa coltivazione.
L'Unione Europea ha annunciato che stanzierà 45 milioni di euro in Costa d'Avorio per restaurare la produzione di banane quasi scomparsa. Questo è stato fatto anche per migliorare le esportazioni di banane del paese in America Latina.
Questa ripresa ha fatto sì che migliaia di persone siano state in grado di riprendere il lavoro nelle aziende agricole e di guadagnarsi nuovamente da vivere.
Due filiali multinazionali condividono la produzione del Paese: la Sociète de Culture Bananière controlla il 56% delle esportazioni di banane, mentre BANADOR (filiale del gruppo Chiquita) controlla il 27%. Il restante 17% è controllato da produttori locali indipendenti all'interno dell'Organizzazione di produttori ed esportatori di ananas e banane.
La coltivazione delle banane è associata prevalentemente alle zone settentrionali della Costa d'Avorio. Il Paese ora mira alla produzione di almeno 21mila ton di banane all'anno a partire dal 2019 per rilanciare l'economia rurale nel nord del Paese.
E' previsto che il progetto crei oltre 700 posti di lavoro diretti e che aiuti indirettamente oltre 4.000 persone. Finora in Costa d'Avorio, il secondo produttore principale di banane dell'Africa e 13esimo a livello mondiale, la produzione di frutta era limitata alle zone boschive del Paese.
Fonte: africanews.com