Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Il giovane agricoltore Carmelo Catania sta raccogliendo la varieta' Coscia

A Bronte (Catania) non solo pistacchi ma anche pere

E' in piena raccolta in Sicilia la pera estiva Coscia. La qualità è variabile da azienda ad azienda e da zona a zona, a seconda delle diverse tecniche di coltivazione e dall'incidenza del meteo.

Abbiamo intervistato il produttore Carmelo Catania (foto a lato), 30 anni, di Bronte (Catania), paese famoso per il pistacchio. Ma lui, per diversificare, ha aggiunto alla coltura tradizionale del luogo anche quella delle pere. E in questi giorni sta raccogliendo la Coscia.

"Il prodotto è ottimo – esordisce Catania – almeno nella mia azienda. Forse perché ho innestato su cotogno, oppure perché sto molto attento con l'irrigazione; a ogni modo il calibro è buono e anche la qualità organolettica dei frutti è molto più che positiva. I prezzi, da quello che sappiamo, sono soddisfacenti e speriamo che si mantengano tali".

Carmelo aveva piantato anche un'altra pera estiva, la Carmen, ma dopo pochi mesi ha dovuto estirpare tutto. "Le piante erano colpite dal colpo di fuoco batterico. Sono arrivate così dal vivaio. Per me si è trattato di un grosso danno che, onestamente, mi ha anche demoralizzato".



Dal punto di vista della coltivazione, nella sua zona la Psilla (Cacopsylla pyri) è uno degli insetti più temuti. "Non possiamo abbassare la guardia – dice il frutticoltore – e occorre un continuo monitoraggio. Se non stiamo attenti, l'insetto colpisce i frutti e a quel punto resta poco da fare".



Carmelo ha deciso di diversificare rispetto alle coltivazioni locali, incentrate solo sul pistacchio. E le pere estive, in genere, danno una buona risposta. Poi però c'è tutto il lato della commercializzazione e dell'organizzazione che lascia a desiderare.

 

"Quando leggo articoli su FreshPlaza – commenta il giovane agricoltore – vedo che al nord, al di là dei problemi di mercato, vi è comunque una forte organizzazione. Grazie alle cooperative, ai consorzi cooperativi o privati, gli agricoltori non sono mai soli. C'è assistenza tecnica, ci sono svariate possibilità per collocare il prodotto. Da noi no. Da noi tutto questo manca. Da noi si è soli, ognuno è solo e procede da solo. Questo mi rattrista, vorrei avere una collaborazione e un confronto con altri agricoltori, ma è quasi impossibile. Nella mia zona i giovani sono pochi e ancor meno quelli che coltivano frutta come le pere. Ci vorrebbe davvero un cambiamento".