Emilia-Romagna: poco prodotto e prezzi buoni per i fagiolini
Liuba Tumedei, di Orogel Fresco, conferma che in questi giorni c'è carenza di prodotto perché i fagiolini che erano stati seminati per le raccolte di questa settimana, e anche della prossima, hanno subito un grosso anticipo e sono stati già raccolti. "Fra l'altro, a causa dei ritardi nella trebbiatura – aggiunge Liuba – le semine di giugno sono state posticipate e la mancanza di prodotto si avrà ancora per un bel po' di tempo".
Una situazione ben diversa rispetto al mese di giugno, quando in campo si sono avute rese superiori anche del 100% rispetto al normale: dalle 8/10 tonnellate ad ettaro, se ne sono avute anche fino a 16!.
Una situazione che, seppure in termini leggermente differenti, è descritta anche da Giampiero Valdinoci di Futuragri, azienda di commercializzazione di Cesena. "Ora i prezzi sono in rialzo dopo che il mese scorso, a causa delle grandi quantità in ballo, il mercato era risultato pesante. Fra l'altro, a causa del caldo degli ultimi giorni, i fagiolini in fioritura legano poco, quindi è possibile che nelle prossime settimane avremo meno prodotto".
Situazione ben diversa per il fagiolino raccolto a mano nella zona di Verona. Daniele Conti spiega come lavora nella sua azienda: "Ho fatto un primo ciclo primaverile sotto serra, con trapianto nel mese di marzo e raccolta in maggio. La raccolta è manuale e abbiamo ottenuto prezzo ottimi, anche attorno ai 3 euro/kg. In estate non faccio cicli, per poi seminare in settembre e raccogliere dopo 60 giorni".
Conti vende ai mercati all'ingrosso del nord ed è soddisfatto di come sono andate le cose in questa stagione. Rispetto ai prezzi bassi del mese di giugno, l'agricoltore sostiene che spesso la Gdo compie grosse importazioni di prodotto dal Nord Africa e questo penalizza il prodotto nazionale italiano.