L'andamento di mercato per la frutta esotica in Italia
I prezzi dell'avocado sono talmente elevati che sulla piazza di Bologna alcuni grossisti l'hanno momentaneamente tolto dal catalogo. "Ha quotazioni troppo alte – ci confida un altro grossista – così in questo periodo nemmeno lo scarichiamo, non ci conviene, considerato anche che la sua domanda soffre la competizione della frutta estiva del momento: pesche, nettarine, albicocche, meloni, angurie".
Attività al mercato all'ingrosso di Bologna. (Foto d'archivio)
Restando in tema di frutta esotica, in questi giorni si segnala invece una frenata nel consumo di mango, e una conseguente flessione dei prezzi. In questo momento sono due le origini del mango che si trova al mercato all'ingrosso di Bologna: Brasile e Messico; il primo importato via mare, il secondo via aerea, e questo influenza i prezzi. "Ora – continua l'ultimo grossista – il collo di mango messicano, da 10 frutti, viaggia sui 34 euro, quello brasiliano, in colli da 10 frutti, sui circa 10 euro. I prezzi sono sostanzialmente stabili, come del resto accade tutto l'anno, ma nelle ultime settimane c'è stata una leggera flessione, per quanto non grandissima: si è passati da 12 euro (per il mango brasiliano, ndr) di solito, agli attuali 9/10".
"In questo periodo, di mango se ne vende poco – riprende invece il primo commerciante – perché sul mercato ci sono le pesche a far concorrenza". Quest'ultimo conferma la provenienza del mango che si vende: Brasile via nave e Messico via aerea, venduti rispettivamente a 2 e 5 euro al chilo, e aggiunge che "di mango africano se ne vede poco: pur essendo più buono da mangiare, perché usano varietà diverse rispetto a Brasile e Messico, è poco richiesto perché a differenza di quello brasiliano e messicano è più verde e non ha quella faccetta rossa che attira il consumatore".
In questo momento un prodotto che può finire sotto la categoria frutta esotica e che si vende molto bene, pare essere il lime. "Proveniente da Messico e Brasile è richiesto molto dalla riviera romagnola, dov'è usato per la preparazione dei cocktail", commenta un grossista, che segnala quotazioni dell'ordine dei 10/11 euro per il colle da circa 4 chili e mezzo. In questi ultimi giorni il loro prezzo si è abbassato e il motivo ce lo spiega il venditore: "è un prodotto che si conserva bene, molto bene, così chi ne ha bisogno ne fa 'scorta' prima che gli occorra".