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Avocado carissimo, frena la domanda di mango, vola il lime

L'andamento di mercato per la frutta esotica in Italia

Il prezzo dell'avocado è schizzato alle stelle e, oggi come oggi, sul mercato all'ingrosso di Bologna, vale praticamente tanto oro quanto pesa. Sulla piazza del capoluogo emiliano si parla di prodotto di origine Sudafrica, ma i volumi sono bassi, bassissimi, sicché i prezzi viaggiano su livelli decisamente alti: "Oggi lo scarichiamo a valori doppi del normale e il collo da 4 chili costa 17, anche 18 euro, quando normalmente alla vendita l'avocado lo si paga tra i 2 e i 2,50 euro/kg (cioè tra gli 8 e i 10 euro al collo, ndr)", ci spiega un grossista.

I prezzi dell'avocado sono talmente elevati che sulla piazza di Bologna alcuni grossisti l'hanno momentaneamente tolto dal catalogo. "Ha quotazioni troppo alte – ci confida un altro grossista – così in questo periodo nemmeno lo scarichiamo, non ci conviene, considerato anche che la sua domanda soffre la competizione della frutta estiva del momento: pesche, nettarine, albicocche, meloni, angurie".


Attività al mercato all'ingrosso di Bologna. (Foto d'archivio)

Restando in tema di frutta esotica, in questi giorni si segnala invece una frenata nel consumo di mango, e una conseguente flessione dei prezzi. In questo momento sono due le origini del mango che si trova al mercato all'ingrosso di Bologna: Brasile e Messico; il primo importato via mare, il secondo via aerea, e questo influenza i prezzi. "Ora – continua l'ultimo grossista – il collo di mango messicano, da 10 frutti, viaggia sui 34 euro, quello brasiliano, in colli da 10 frutti, sui circa 10 euro. I prezzi sono sostanzialmente stabili, come del resto accade tutto l'anno, ma nelle ultime settimane c'è stata una leggera flessione, per quanto non grandissima: si è passati da 12 euro (per il mango brasiliano, ndr) di solito, agli attuali 9/10".

"In questo periodo, di mango se ne vende poco – riprende invece il primo commerciante – perché sul mercato ci sono le pesche a far concorrenza". Quest'ultimo conferma la provenienza del mango che si vende: Brasile via nave e Messico via aerea, venduti rispettivamente a 2 e 5 euro al chilo, e aggiunge che "di mango africano se ne vede poco: pur essendo più buono da mangiare, perché usano varietà diverse rispetto a Brasile e Messico, è poco richiesto perché a differenza di quello brasiliano e messicano è più verde e non ha quella faccetta rossa che attira il consumatore".

In questo momento un prodotto che può finire sotto la categoria frutta esotica e che si vende molto bene, pare essere il lime. "Proveniente da Messico e Brasile è richiesto molto dalla riviera romagnola, dov'è usato per la preparazione dei cocktail", commenta un grossista, che segnala quotazioni dell'ordine dei 10/11 euro per il colle da circa 4 chili e mezzo. In questi ultimi giorni il loro prezzo si è abbassato e il motivo ce lo spiega il venditore: "è un prodotto che si conserva bene, molto bene, così chi ne ha bisogno ne fa 'scorta' prima che gli occorra".