Non e' l'anno ideale per le esportazioni di limoni sudafricani in Europa
La problematica CBS ha messo un freno automatico alle esportazioni verso l'Europa, pertanto alcuni importatori non stanno ottenendo quanto vorrebbero. Qui nella provincia del Capo Orientale le nostre procedure di carico sono molto diverse da quelle precedenti a causa delle restrizioni".
"Tuttavia, la situazione non è negativa per noi, i prezzi sono molto elevati e ci aspettiamo che continuerà così. Facciamo di tutto per restare in Europa, ma è molto difficile perché dobbiamo affrontare molte procedure per la spedizione a causa della fitopatia CBS".
Secondo Hannes ci sono molti limoni diretti verso il mercato russo e anche questa è un'ottima cosa. "Il mercato dell'Asia sud-orientale è molto stagnante e non è molto chiaro il perché, ma potrebbe essere dovuto al fatto che le persone hanno meno soldi da spendere per l'acquisto di frutta importata, a causa della situazione economica".
Il Medio Oriente è molto stabile e il consumo è stato buono. La società SRCC sta inviando anche alcuni volumi in Giappone, ma secondo Hannes non saranno mai tanti dato che si tratta di un mercato con protocollo fitosanitario rigido e i limoni non si adattano molto a questi requisiti. La società ha un piccolo programma di vendita al dettaglio in Canada.
"Nel complesso, gli esportatori sudafricani di limoni hanno registrato un anno buono. Ci aspettiamo, tuttavia, che la stagione terminerà molto prima poiché non abbiamo avuto interruzioni nella raccolta a causa di piogge. Normalmente avremmo avuto un ritardo di 15 giorni ad oggi, ma ne abbiamo perso solo uno e questo è un aspetto positivo della siccità che stiamo affrontando, ma senza dubbio in questa regione la situazione è ancora piuttosto grave mentre altre zone hanno potuto beneficiare di un po' di pioggia".
Hannes ha concluso: "Stiamo scaricando molto velocemente; le arance Navel vanno a ruba e questo sta disallineando le stime di esportazione e facendo sembrare che i volumi siano maggiori. Per quanto riguarda i limoni, questa settimana abbiamo ridotto le stime di esportazione di quasi un milione di cartoni, ma potrebbe essere anche di più se ci spostiamo in altre zone della valle, dove alcuni coltivatori stanno portando meno frutta e anche calibri più piccoli, perciò i volumi potrebbero finire con l'essere simili a quelli dell'anno scorso".
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Hannes De Waal
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