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Presentati i progetti Aladin e Figaro

Inaugurato l'Acqua Campus: laboratorio a cielo aperto sulle nuove soluzioni e tecnologie per la moderna irrigazione

Nei giorni scorsi è stato inaugurato a Mezzolara di Budrio (BO), all'interno dell'azienda sperimentale Marsili del CER – Canale Emiliano-Romagnolo, l'Acqua Campus. Si tratta del primo esempio di laboratorio a cielo aperto pensato ad hoc per lo sviluppo delle tecnologie più avanzate in fatto di irrigazione. Il campus si candida così a diventare la più avanzata linea di frontiera in fatto di risparmio idrico e di recupero delle acque, in un momento in cui proprio l'acqua si sta dimostrando sempre più scarsa e preziosa.


Un momento dell'inaugurazione dell'Acqua Campus, a Mezzolara di Budrio (BO).

Durante il taglio del nastro sono stati presentati i progetti che, finanziati anche da contributi universitari, dell'Unione Europea e della Regione Emilia Romagna, verranno portati avanti nell'Acqua Campus del bolognese; in particolare Aladin e Figaro.

Il primo, Aladin, è la sintesi di Agroalimentare Idro-Intelligente. Il progetto ha un doppio obiettivo: primo viluppare nuovi metodi per il rilievo delle condizioni di stress idrico delle colture; metodi che siano affidabili e a basso costo per permetterne l'uso a tutti. Aladin mira a sviluppare una nuova piattaforma tecnologica multisensoriale con unità sensibili sia ai gas che alle onde elettromagnetiche, e dei velivoli autonomi (droni) ultraleggeri a basso costo, equipaggiati con sensori dedicati multispettrali per il rilievo del contenuto di acqua nel suolo e delle condizioni di stress idrico delle colture. I dati così raccolti verranno, secondo gli intenti del progetto Aladin, messi a disposizione degli agricoltori e dei tecnici con un nuovo sistema informativo che si integri con Irrinet/Irriframe, il sistema di assistenza all'irrigazione utilizzato in Emilia Romagna e sviluppato dal CER – Canale Emiliano-Romagnolo.


Un momento dell'inaugurazione dell'Acqua Campus, a Mezzolara di Budrio (BO).

Il secondo obiettivo di Aladin punta invece a sviluppare nuove tecniche di irrigazione all'interno della cosiddetta agricoltura di precisione, per un'irrigazione il più precisa possibile e che permetta di limitare al minimo gli sprechi d'acqua, se non addirittura azzerarli.

Aladin è stato recentemente finanziato fino al 2020 anche dal POR FESR, il Programma Operativo Regionale – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.


Un momento dell'inaugurazione dell'Acqua Campus, a Mezzolara di Budrio (BO).

Figaro invece è una piattaforma per l'irrigazione di precisione. Consente agli agricoltori di sfruttare con facilità il grande potenziale offerto da tecnologie e pratiche irrigue d'avanguardia, al fine di ottimizzare l'uso dell'acqua nelle loro aziende. La piattaforma informatica Figaro raccoglie, organizza e interpreta dati provenienti da differenti fonti quali sensori di umidità del suolo, stazioni meteo, misure satellitari e della coltura. Il risultato è una raccomandazione accurata e semplice di quanto e quando l'agricoltore deve irrigare. In questo modo si ottimizzano l'uso di acqua ai fini irrigui e l'uso energetico, aumentando al contempo l'efficienza dell'acqua impiegata.


Un momento dell'inaugurazione dell'Acqua Campus, a Mezzolara di Budrio (BO).

Parallelamente ad Aladin e Figaro proseguiranno anche altri progetti, come: Water4Crops, il progetto di collaborazione indo-europea destinato a fornire soluzioni per i problemi di gestione dell'acqua ed energetici nel quadro di uno sviluppo sostenibile in Europa e in India, affrontando la tematica dei trattamenti delle acque reflue e del riutilizzo nei sistemi agronomici.

Ripresa
, acronimo di Risparmio Idrico mediante un Preciso impiego dell'Acqua, un progetto in cui la tecnica dell'ultra low drip irrigation (irrigazione a goccia a bassissima portata con ali interrate) viene confrontata con l'irrigazione a goccia tradizionale su pero e melo: attraverso il lentissimo stillicidio d'acqua, la nuova tecnica d'irrigazione consente di ottenere una striscia continua bagnata con una cessione d'acqua al suolo di portata inferiore alla velocità di infiltrazione dello stesso e il più possibile vicina al consumo d'acqua della pianta durante la prolungata irrigazione.