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Nonostante un aumento delle superfici

Cali produttivi per tutti i principali produttori ed esportatori di limoni

Limoni come l'oro. Il Cirad, alias l'organismo francese di ricerca agronomica, riporta che ai primi di giugno quest'agrume veniva commercializzato, oltralpe, a prezzi finora mai visti: 2,50 euro al kg. Ma anche la media dei prezzi per la stagione 2015/16 è stata particolarmente elevata: in questa stagione servivano 1,48 euro per portarsi a casa un chilo di limoni, contro i 94 centesimi di euro della stagione 2014/15 e i 79 centesimi della 2013/14.

Per trovare nell'ultima decade prezzi medi simili, sopra all'euro al chilo, bisogna andare indietro, in Francia, di quasi 10 anni, alla stagione 2007/08. Allora il prezzo medio di vendita fu di 1,31 euro/kg. Ma quali sono i motivi di questi prezzi stratosferici? Per il Cirad la causa è una bassissima disponibilità di prodotto, causata da una minore produzione dei principali player del mercato, europei ed extra-europei.


Il barometro dei prezzi medi dei limoni in Francia nell'ultima decade. (Grafico e dati Cirad).

Il big del settore, la Spagna, in questa stagione ha registrato la produzione più bassa delle ultime 5 campagne, fermandosi a 710mila ton di limoni prodotti, il 35% in meno della stagione 2014/15 e il 27% in meno della media delle ultime 4 stagioni. Ciò ha portato anche a un calo delle esportazioni di limoni dal paese iberico: a fine di marzo 2016, il calo dell'export si attestava al -15%, ma si tratta ancora di un dato parziale, visto e considerato che si segnalano volumi davvero risicati di Verna, il limone spagnolo tardivo; alla fine quindi il calo dell'export spagnolo potrebbe essere ancora più marcato. La causa di un tale calo di produzione è da ricercarsi nella siccità e nelle alte temperature registrate all'inizio della stagione agrumicola; le stesse condizioni che, dall'altra parte del globo, hanno causato un calo di produzione anche in Argentina, altro grosso player nel mercato globale dei limoni.


La produzione di limoni in Spagna nell'ultima decade. Dati in migliaia di ton. (Grafico Cirad su dati Ailimpo).


Anche in Turchia, altro grosso produttore di limoni, quantomeno a livello europeo, la produzione di questa stagione è stata inferiore rispetto a quella della stagione passata. La Turchia paga dazio per le intense gelate che nell'inverno 2014/15 hanno colpito la regione produttiva di Mersin. Non ci sono dati esatti circa il calo di produzione turco, ma le stime parlano di un -15/-20% rispetto alla stagione 2014/15.

Meno produzione turca si è tradotta in meno esportazioni, calate tra un -10 e un -13%, ma si tratta di un dato da leggere con più attenzione. Il Cirad, citando dati Comtrade, riporta infatti come l'export di limoni dalla Turchia si sia concentrato verso l'Europa a 28 con un aumento delle spedizioni del 13%, mentre viceversa siano calate quelle verso la Russia, crollate del 30%, nonostante i limoni siano uno dei pochi prodotti turchi non colpiti dall'embargo russo.



Anche in Italia - riporta il Cirad - la stagione 2015/16 dei limoni è stata caratterizzata da un calo produttivo dell'ordine, secondo stime dello scorso ottobre, del 10%. Dall'Italia però sono aumentate le esportazioni rispetto alla stagione precedente, ma si tratta comunque di volumi abbastanza limitati: 20mila ton a febbraio 2016, con un aumento di 5mila ton rispetto allo stesso periodo della campagna 2014/15.

I cali produttivi registrati dai maggiori produttori mondiali di limoni, tanto nell'emisfero Nord quanto in quello Sud, hanno del paradossale, se si considera che nel medio termine le produzioni sono stimate in aumento. In Spagna si prevede che entro la fine di questo decennio la produzione annuale di limoni Verna e Fino dovrebbe arrivare a 1,3/1,4 milioni di ton: vista la buona remuneratività che il limone ha dato ai produttori ci sono state infatti nuove piantumazioni e la superficie dedicata in Spagna a questi agrumi è tornata a salire.

Come in Spagna, lo stesso è avvenuto anche nell'emisfero australe. Tra il 2010 e il 2014, in Sudafrica, sono stati piantumati 2mila nuovi ettari di limoni, arrivando a un totale di 6.700. Idem in Argentina, dove la superficie coltivata a limoni è cresciuta nella regione di Salta, mentre in quella di Tucumàn si è lavorato per arrivare a una maggiore produttività degli alberi già piantati.

Rielaborazione FreshPlaza su dati Cirad.