La Russia estende l'embargo fino al 31 dicembre 2017
Fonte: Kremlin
L'Europa è spaccata tra i sostenitori del braccio di ferro con Mosca e gli Stati contrari al proseguimento dei rispettivi boicottaggi. Tra i favorevoli alla linea dura figurano Germania, Polonia e Paesi Baltici; tra coloro che vorrebbero ridiscutere le misure si annoverano Francia, Italia, Ungheria e Grecia.
Divisione nelle strategie da adottare si riscontra anche a seconda dei settori produttivi: si pensi al caso delle imprese operanti in ortofrutta o nell'allevamento, tutte interessate alla riapertura e non al prolungamento della chiusura del mercato russo.
Prima dell'estensione dell'embargo, Putin aveva lasciato intendere che si sarebbe potuto ridiscuterne le condizioni, ma a patto che fosse stata l'Europa per prima a sollevare le sanzioni anti-russe, il che non è avvenuto.
Migliorano le relazioni con la Turchia
Dopo che il presidente turco Erdogan ha presentato le sue scuse ufficiali per l'incidente che portò all'abbattimento del jet militare russo, con conseguente chiusura delle frontiere tra i due Paesi, Putin ha fatto le sue condoglianze al presidente turco a seguito dell'attentato all'aeroporto di Istanbul; ciò mostra un certo alleggerimento della tensione, confermato dalla volontà di Putin, espressa in una riunione governativa, di riavviare una normalizzazione nelle relazioni commerciali ed economiche con la Turchia.
Il primo passo sarà la ripresa dei flussi turistici dalla Russia alla Turchia; ma le sanzioni sul commercio di frutta e verdura rimangono tuttora in vigore.