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Programma di miglioramento varietale dell’Universita' dell’Arkansas

Mora genotipo 'Crispy' adatto alla conservazione post-raccolta

Dal 1964, l'Università dell'Arkansas (UA) segue un programma di miglioramento varietale con l'obiettivo di fornire frutta di alta qualità per l'industria del mercato fresco.

Uno dei tratti più importanti per la buona riuscita della gestione post-raccolta delle more (Rubus subgenus Rubus Watson) è la consistenza della polpa, pertanto sviluppare cultivar che producano frutti compatti con elevata consistenza e croccantezza è in tutto il mondo una priorità assoluta dei programmi di miglioramento varietale delle more per il mercato fresco.

In particolare, il programma BlackBerry Arkansas dispone di una vasta gamma di genotipi con caratteristiche di eccezionale consistenza dei frutti, tra cui more con una consistenza croccante e compatta unica (genotipi crispy).

Durante il 2013 e 2014, sono state valutate le caratteristiche commerciali ed organolettiche e la predisposizione alla conservazione di 15 genotipi, che comprendevano tipologie sia 'crispy' sia 'non-crispy'.

Dai risultati è emerso che le varietà differivano per la consistenza della polpa, mediamente la forza di penetrazione delle more era maggiore nei genotipi crispy. Il controllo visivo dei tessuti ha rivelato che le cellule del mesocarpo e del ricettacolo e le pareti cellulari dei genotipi crispy hanno mantenuto la loro struttura durante la maturazione senza sfaldarsi, mentre i genotipi non-crispy non hanno mantenuto nè la loro struttura nè l'integrità cellulare.

Per quanto riguarda la predisposizione alla conservazione, i ricercatori hanno valutato la reversione del colore, che è un disturbo post-raccolta, in cui le more ritornano parzialmente di colore rosso dopo essere state raccolte nere, con un impatto negativo su coltivatori, spedizionieri e consumatori. Dopo una conservazione a 5°C per 7 giorni, le more dei genotipi crispy presentavano un tasso di reversione del colore significativamente inferiore rispetto alle more dei genotipi non-crispy, rispettivamente del 13% e del 41%.

I ricercatori concludono che i genotipi crispy sono più adatti alla conservazione post-raccolta grazie alla migliore consistenza della polpa e alla minor suscettibilità alla reversione del colore.

Fonte: Alejandra A. Salgado, John R. Clark, '"Crispy" Blackberry Genotypes: A Breeding Innovation of the University of Arkansas Blackberry Breeding Program', Maggio 2016, HortScience, Vol. 51, pag.468-471