Strumenti al (dis)servizio delle imprese agricole: il caso Agea
Nell'espletamento della sua missione istituzionale, Agea si avvale anche di altri organismi cui sono stati delegati particolari compiti. Tra questi figurano anche i CAA (Centri di Assistenza Agricola) i quali svolgono le attività di supporto nella predisposizione delle domande di ammissione ai benefici comunitari e nazionali su mandato degli imprenditori interessati.
Proprio da uno dei CAA operanti sul territorio, quello di Confagricoltura, erano già partite critiche sul funzionamento dell'intero apparato e soprattutto del farraginoso Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN); tanto che Confagricoltura era giunta qualche giorno fa alla contestazione e alla messa in mora di Agea (cfr. FreshPlaza del 16/06/2016).
Oggi, di fronte alla ventilata possibilità che il Mipaaf richieda le dimissioni del direttore generale di Agea in carica, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri ed Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (Agrinsieme) commenta: "La direzione dell'Agenzia si appresta a cambiare, ma le preoccupazioni per le imprese agricole restano e i problemi vanno risolti con urgenza. Primo fra tutti quello del danno che stanno subendo un gran numero di agricoltori con le decurtazioni dell'1% al giorno per il ritardo - non per loro colpa - a partire dalla scadenza dello scorso 15 giugno e fino all'11 luglio, nella presentazione delle domande di contributo Pac, Unico e Psr".
"Per tutelare le imprese agricole, dalle proteste in piazza siamo inevitabilmente dovuti passare alla messa in mora di Agea. La burocrazia estrema è la naturale conseguenza di un sistema non più capace di rispondere alle esigenze delle imprese e sempre più distante dai bisogni degli agricoltori. Occorre ora porre termine, una volta per tutte, a questo lungo calvario burocratico cui sono sottoposte le aziende agricole e rinnovare in profondità l'Agenzia di erogazione".