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Pesche veronesi: la qualita' viene da lontano e non puo' essere smentita in un giorno

"Dire che il prodotto veronese si presenta scadente o non commercializzabile, come si legge su qualche intervento, credo sia riduttivo e offensivo verso quei produttori che sono fuori nei campi a sacrificare le loro vite lavorative". Così Leonardo Odorizzi dell'omonima azienda frutticola Odorizzi di Bussolengo (VR), aderente a Fruitimprese Veneto, replica ai commenti sul momento di difficoltà delle drupacee locali.

"Il Veneto - sottolinea Odorizzi - rappresenta uno degli alvei più antichi per quanto riguarda la coltivazione di pesche e nettarine. Una tradizione, ma anche cultura tramandata da 3 generazioni nelle famiglie di agricoltori. Qui, la commercializzazione dei frutti avviene per l'80% ancora tramite i mercati alla produzione; piattaforme dove ogni giorno si forma il prezzo 'vero', a seguito di una serrata trattativa tra cliente e venditore. Proprio in questi giorni, invece, assistiamo alla pubblicazione dei listini di liquidazione della campagna 2015 da parte di alcune cooperative della zona".

"Ma i contadini nei campi continuano il loro genuino impegno dalla sera alla mattina - ricorda Odorizzi - anche sotto le intemperie di questi giorni, che in alcuni casi hanno falcidiato intere produzioni per molti ettari, azzerando in questo modo il loro reddito. Pochi produttori sono assicurati in questa zona, a causa di una scarsa organizzazione dell'assistenza tecnica, per lo più assente o difficilmente avvicinabile per chi è fuori dai circuiti delle OP, che in Veneto rappresentano solo il 20% del totale".

"Se da un lato - prosegue Odorizzi - è giusto isolare, con serrati controlli sui mercati, il prodotto non conforme, dall'altra è giusto valorizzare le aziende agricole che riescono ancora a produrre un'elevata qualità, comunque non inferiore alle zone della vicina Emilia-Romagna che, ricordo, è stata anch'essa colpita dalle piogge. Concimazioni fogliari e scelta varietale riescono a farci sopravvivere al virus della Sharka, presente da oltre 25 anni nella nostra Regione; altre zone d'Italia hanno già risolto il problema ormai da tempo, ma non qui a Verona".

Odorizzi conclude: "La nostra organizzazione sta riuscendo a dare supporto alle aziende agricole anche dal punto di vista del reddito, garantendo fino a qui almeno la copertura dei costi, grazie a un'attenta gestione del prodotto e al sistema di certificazione molto articolato, che ci conferma uno delle poche organizzazione peschicole veronesi certificate GlobalGAP e Grasp, oltre Ambiente, Sicurezza, Qualità ed Etica. Speriamo di essere da esempio, considerando che, dal 2007 ad oggi, pochi operatori hanno abbracciato l'iter delle certificazioni, che infatti interessano solo il 20% dell'intera produzione veneta".