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Primo Mattino (VR): meno programmazione per melanzane e zucchine, cosi' l'avvio della stagione veneta e' discreto

In questo momento dell'anno stanno partendo nel Veneto le campagne delle principali orticole. Per capire quale sia la situazione abbiamo interpellato la Primo Mattino, azienda di Minerbe (VR) specializzata nella produzione e commercializzazione di radicchio, cipolle, scalogno, asparagi, peperoni, zucchine, cetrioli, melanzane, peperoncini piccanti e friggitelli e, da due anni, di meloni. Per la vendita, l'azienda dispone di un proprio posteggio all'interno del mercato ortofrutticolo scaligero. Ma procediamo con ordine.

Iniziamo dalle melanzane. "Sono partite quelle sotto serra veronesi", afferma Chiara Zuccari, direttrice commerciale della Primo Mattino, che continua spiegando che "l'avvio di stagione è stato all'insegna della minore programmazione e così la partenza è stata abbastanza positiva, con prezzi che in uscita dal mercato oscillano tra i 70 e gli 80 eurocent/kg, con punte anche di 90. Sono prezzi discreti".

La minore programmazione, che significa sostanzialmente meno trapianti per una produzione stimata inferiore, è stata dettata dall'andamento di mercato degli ultimi 2 anni che, per le melanzane così come per altre orticole, non è stato particolarmente esaltante, anzi, tutt'altro.


Zucchine tonde della Primo Mattino.

Prime battute anche per le zucchine veronesi. "Sono partiti i primi impianti (leggasi trapianti, ndr) di zucchine lunghe che ci servono per coprire tutto l'anno. La produzione sta risentendo delle piogge e della grandine che ha colpito alcuni areali: in diversi impianti, nel Veneto, si registrano problemi di funghi e una certa difficoltà nel gestire la problematica, perché anche se i produttori trattavano, le piogge quotidiane dilavavano via il prodotto, facendo sì che fosse difficile tenere sotto controllo le patologie fungine", riprende la Zuccari. Sui volumi, anche per le zucchine lunghe vale lo stesso discorso fatto con le melanzane, con una minore programmazione per volumi minori: "Sulle zucchine lunghe oggi c'è poco prodotto. Ora sta partendo il pieno campo e la situazione è discreta".

Leggera variazione sul tema invece per le zucchine tonde. In termini di volumi, riprende la direttrice commerciale dell'azienda veronese, "di tonde c'è qualcosa in più, perché stanno rendendo (come produttività, ndr) più delle lunghe. Se le lunghe risentono del caldo e del freddo, che rispettivamente spingono e rallentano la produzione, le tonde hanno dei momenti di picco di produzione e altri di crollo; è una pianta che va gestita e siccome ha dei momenti in cui produce più o meno, è difficile una programmazione precisa dei volumi".


Radicchio dell'azienda veronese.

Intanto, da un lato "siamo nel pieno della stagione dei cetrioli, e nonostante l'umidità non si registrano problemi di funghi. I prezzi che sono in linea con quelli dello stesso periodo dell'anno scorso: un po' bassi", ci confida la Zuccari.

Dall'altro lato continua la produzione anche del radicchio tipo Chioggia che, in base all'areale produttivo, si coltiva ormai 12 mesi all'anno. "E' un prodotto – riprende – che la sua quota di vendita ce l'ha sempre, per tutto l'anno, anche se d'inverno è maggiore. Oggi la coltivazione è nel trevigiano e tra un mese si passerà a quella del Trentino Alto Adige. Oggi la concorrenza con altri prodotti, tipo i pomodori, è molto alta".


Cipolle della Primo Mattino.

"E' iniziata anche la stagione delle cipolle, con la rossa da Termoli e la dorata dall'Emilia-Romagna. C'è qualcosa di bianca, ma i volumi sono ancora bassi: se ne avranno di più tra un 10/15 giorni, quando inizieranno le produzioni del Veneto adatte anche alla raccolta a macchina. La stagione non è partita benissimo, sembra infatti che ci sia dell'abbondanza e per ora i prezzi sono più bassi di quelli del 2015", spiega la Zuccari. Allo stesso modo sono partite le stagioni produttive veronesi di friggitello e peperoncino piccante tondo; per il primo, "con l'ampliamento della stagione e della sua disponibilità, che ora va da febbraio con la Sicilia a novembre con quello del Nord, la sua richiesta sta crescendo".

Da due anni l'azienda di Minerbe (VR) produce anche meloni, frutto estivo di cui è nota la problematicità di questa stagione: "Siamo – conclude la Zuccari - sul finire della campagna sotto serra veronese, che presto lascerà spazio a quello da pieno campo mantovano. Ora il mercato si sta un po' riprendendo, perché c'è meno merce, ma la situazione resta abbastanza difficile, con prezzi che sono circa la metà di quelli che si avevano nello stesso periodo dell'anno scorso".