Fibre e noci, toccasana per invecchiare con successo
Ne sono convinti, da una parte, i ricercatori del The Westmead Institute for Medical Research di Sidney che, su The Journals of Gerontology, hanno elogiato gli alimenti ricchi di fibre, in grado di raddoppiare la possibilità di evitare malattie e disabilità in età avanzata.
Gli scienziati, utilizzando i dati raccolti dal Blue Mountains Eye Study che ha esaminato oltre 1.600 adulti dai 50 anni in su, hanno esplorato il rapporto tra nutrizione a base di carboidrati e invecchiamento in buona salute. Di tutti i fattori esaminati – assunzione di carboidrati e fibre, indice glicemico e consumazione di zucchero – è stata la fibra a marcare la differenza maggiore in quello che gli scienziati hanno definito "invecchiamento di successo".
Che una dieta ricca di fibre fosse da privilegiare a tavola era già noto, ma ai ricercatori australiani va il merito di aver scoperto che coloro che presentano il più alto apporto di fibra hanno "una probabilità di quasi l'80 per cento maggiore di vivere una vita lunga e sana, in oltre 10 anni di follow-up", spiega Bamini Gopinath, autrice principale dello studio e professore associato presso il Centre for Vision Research del Westmead Institute.
L'effetto è di facile intuizione: riduzione della probabilità di soffrire di ipertensione, diabete, demenza, depressione o disabilità funzionale. Il monito dei ricercatori australiani fa il paio con lo studio dell'università del Connecticut pubblicato su Cancer Prevention Research, secondo il quale 28 grammi di noci al giorno cambierebbero il microbioma dell'intestino, riducendo il rischio di cancro al colon. L'indagine condotta in laboratorio sui topi ha dimostrato che i roditori che consumavano dal 7 al 10,5 per cento delle calorie totali in noci hanno sviluppato meno tumori al colon, con effetto più pronunciato negli uomini. "Questo studio dimostra che le noci possono anche agire come un probiotico per rendere il colon sano", spiega Daniel W. Rosenberg, autore dello studio. Il prossimo passo sarà passare dai test sui topi a quelli sull'uomo.