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Si rischia di relegare in un angolo l'universo femminile

Mentre gli uomini parlano di ortofrutta, le donne la comprano

Ammettiamolo: il settore ortofrutticolo è ancora (troppo) maschilista. Pare che le cose possano funzionare solo se l'ultima parola ce l'hanno gli uomini. I ruoli di responsabilità sono quasi sempre appannaggio di uomini. Ai convegni, fra i relatori la predominanza maschile è netta. Eppure... Eppure c'è un universo femminile che, pur non apparendo nelle statistiche o nei convegni, sposta migliaia tonnellate di prodotto attraverso le proprie scelte. Questo accade mentre la cultura media italiana tende a sminuire il valore delle donne.



Sul fronte del consumatore, un'indagine condotta da SG Marketing su un campione rappresentativo di 600 persone ha permesso di rilevare che la generale sensibilità ai temi della sostenibilità nelle scelte di vita quotidiane si riflette anche nella scelta dei prodotti ortofrutticoli. In particolare, le donne dimostrano una maggiore attenzione agli aspetti di sostenibilità dei prodotti, rispetto agli uomini, i quali attribuiscono maggiore importanza alla "marca del produttore" e al "livello di servizio".



Un recente studio condotto in Gran Bretagna (pubblicato da Social Science&Medicine) ha messo in luce un comportamento che è sotto gli occhi di tutti nella vita quotidiana: un uomo single mangia peggio di una donna sola, la quale pone più attenzione anche sul fronte della tipologia degli acquisti, inserendo sempre frutta e verdura fresca nella sua lista della spesa. Tanto più questo avviene, amplificato dall'istinto materno alla cura dell'alimentazione, quando ci sono dei figli.



Pur senza scivolare sul fronte opposto del vittimismo
, le donne vengono troppo spesso trascurate dal settore ortofrutticolo. E forse proprio grazie a questa quotidiana "battaglia" che devono sostenere, quelle che ci lavorano presentano una tempra fuori dal comune.

Uomini e donne (sì, anche le donne, perché a volte le più forti resistenze arrivano proprio dall'universo femminile) dovrebbero facilitare l'impegno e il lavoro quotidiano di quelle "ladies" impegnate in azienda ogni giorno, non fosse altro per la fantasia e la creatività che sanno mettere nel lavoro.

Iniziamo oggi un viaggio che ci porterà, nelle prossime settimane, a sondare il tema delle donne in ortofrutta, parlando anche di esperienze concrete.