L'UE conferma la protezione per la varieta' di mandarini Tango
Secondo la decisione Comunitaria la varietà Tango è diversa da tutte le altre, è uniforme e stabile ed è idonea ad essere registrata e protetta in tutta l'Unione Europea. Inoltre la revisione del rapporto redatto dall'Istituto Valenciano di Ricerca Agricola (IVIA) da parte dell'organismo comunitario conferma che questo agrume ha due caratteristiche distintive che gli forniscono un elevato valore agronomico e commerciale: si tratta di un mandarino tardivo senza semi, il cui fiore è sterile e non può impollinare le varietà di piante vicine, nemmeno accidentalmente; caratteristiche che la varietà Nadorcott non presenta.
La decisione - contro la quale è più ammesso il ricorso amministrativo - è in linea con quelle prese in precedenza dalle autorità statunitensi, dalla Spagna e, più recentemente, dal Sudafrica. In quest'ultimo caso il riconoscimento alla registrazione di Tango è stato confermato ad aprile ed è stato particolarmente importante perché è avvenuto dopo che il mandarino era stato sottoposto all'analisi DUS, ossia il metodo richiesto dall'UPOV - Unione Internazionale per la Protezione delle Nuove Varietà (UPOV) per dichiarare come protetta una determinata varietà.
I test condotti dagli scienziati sudafricani nell'arco di 4 anni (2012-2016) hanno confermato anche quanto rilevato dall'IVIA e dall'Università della California di Riverside, che per prime hanno ottenuto e brevettato il mandarino negli USA. Pertanto, la decisione comunitaria ratifica questo rapporto relativo alla varietà Tango per la seconda volta.
Finora nessuna delle oltre 20 cause intentate in Spagna, in Europa, in Sudafrica e Australia dal CVVP o dai proprietari della varietà Nadorcott è andata a buon fine.
Inoltre, secondo Eurosemillas e i suoi consulenti legali, la conferma e il riconoscimento di queste differenze chiare e significative da parte dell'Ufficio Brevetti statunitense e dai competenti uffici europei e sudafricani attraverso esperimenti indipendenti, sono determinanti per affermare che la varietà Tango non può essere considerata una varietà derivata di Nadorcott.