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Victor Martinez (La Vega de Cieza): 'Nei prossimi anni avremo una grande produzione di albicocche'



Con la campagna spagnola delle drupacee in pieno svolgimento, FreshPlaza ha visitato la cooperativa La Vega de Cieza, un'organizzazione che produce ortofrutta e che conta 73 soci, circa 300 braccianti durante il picco della stagione e una produzione di drupacee di circa 18.000 tonnellate, sebbene venda anche agrumi e cachi. Nella zona di Cieza (Murcia) le maggiori società produttrici di frutta e verdura sono cooperative e questo è il principale modello commerciale.



L'inizio della campagna, in anticipo di una settimana rispetto all'anno scorso, non è stato facile per gli esportatori della Murcia, a causa dei rallentamenti legati al clima sia nei siti di origine sia in quelli di destinazione. Víctor Martínez, responsabile commerciale, ha spiegato: "Abbiamo avuto una gelata con temperature che sono scese a -7 °C e sono rimaste sotto allo zero per oltre 12 ore. Non abbiamo sistemi che ci aiutino a salvare le colture a temperature così basse e che si protraggono così a lungo".



"Dobbiamo cominciare prima per essere competitivi e questo comporta un rischio maggiore di gelate. Quest'anno abbiamo perso quasi 3.000 ton di nettarine e pesche extra precoci, che sono tra i prodotti più attrattivi e che ci permettono di accedere ai mercati in un periodo in cui comincia il consumo su larga scala di drupacee in Europa".



Previsto un grande incremento nella produzione di albicocche per i prossimi anni

"Le nettarine sono il nostro principale prodotto in termini di volume, anche se siamo cresciuti notevolmente negli ultimi anni con le pesche piatte e le albicocche - ha spiegato Martínez - Le pesche piatte o Paraguayo tendono ad avere una crescita più lenta perché ci sono molti ettari piantati e ci sono momenti nella campagna che sono troppo competitivi. Le pesche piatte sono passate dall'essere un prodotto molto interessante durante i mesi estivi a un frutto con un marketing maturo".



Per quanto riguarda le albicocche, Martínez pensa che nei prossimi tre o quattro anni - quando tutti i frutteti entreranno in produzione - ci potrebbe essere un surplus di albicocche. "La superficie coltivata è aumentata enormemente con il boom delle varietà a buccia arancione ed è comprensibile che i coltivatori dimostrino il loro interesse verso un prodotto che è andato bene per una o due stagioni di fila. Nel nostro caso abbiamo raddoppiato la produzione di albicocche in soli tre anni".



Il colore diventa sempre più importante
Lo sviluppo varietale è costante, secondo il responsabile. "Siamo sempre in contatto con i nostri coltivatori per assicurarci che producano le varietà con colore, consistenza e sapore migliore. L'idea è di raggiungere un numero maggiore di destinazioni e incrementare il fatturato generato dall'intera filiera in un mercato con così tanta concorrenza. Nel caso delle albicocche, le varietà più tradizionali a polpa bianca come Búlida e Pepito, sono ancora destinate principalmente al mercato interno. A livello internazionale, tuttavia, hanno preso il loro posto le varietà a polpa arancione con una buccia molto colorata".



"La shelf life dei frutti extra-precoci non ci permette di esportare lontano"
L'azienda con sede a Cieza esporta circa l'80% della sua produzione totale, in particolare le varietà precoci ed extra-precoci che hanno come destinazione principale l'Europa continentale. In Spagna l'azienda vende soprattutto pesche a polpa gialla e le varietà tradizionali di albicocche.



"A causa di una conservabilità limitata delle drupacee raccolte nella prima metà di maggio non ci arrischiamo nell'esplorazione di destinazioni che richiedano più di 15 giorni di trasporto, nonostante esistano sempre più metodi per preservare la frutta durante i lunghi viaggi. Nel caso della Cina, per esempio, il trasporto aereo è costoso e per ora non abbiamo cominciato nessuna relazione con gli importatori di quel paese, anche se è qualcosa che stiamo considerando per il futuro".



La considerevole crescita dell'offerta renderà le vendite sempre più difficili
Martínez ha spiegato: "Le vendite di drupacee stanno diventando sempre più difficili, perché il numero dei produttori e i volumi a disposizione in Spagna ed Europa sono in aumento".



"Murcia e Huelva sono le prime a iniziare, seguite dalla Murcia settentrionale e da Siviglia, dove si stanno convertendo le colture di agrumi a drupacee. Anche la produzione in Estremadura, Aragona e Catalogna sta crescendo. Nei mercati internazionali, Francia, Italia e Grecia sono i nostri principali competitori, in particolare per le albicocche".



I supermercati chiedono contenitori più piccoli
Secondo l'esperto, i formati di packaging a porzione singola stanno guadagnando popolarità. "Stiamo adattando i nostri macchinari affinché soddisfino le richieste di mercato. Ci chiedono molti prodotti in porzione singola. Il trend crescente verso i contenitori più piccoli incrementa il numero di volte che i consumatori devono tornare nel punto vendita e ottimizza il consumo".

Per maggiori informazioni:
Víctor Martínez
La Vega de Cieza
Tel.: +34 968455779
Email: victor@vegacieza.com
Web: www.vegacieza.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: