Turchia: profitti elevati con le prime ciliegie d'esportazione
La regione produce circa 60mila ton di ciliegie all'anno, ma il frutto presenta rischi elevati per i coltivatori a causa della sensibilità a gelate, grandine e piogge. Pertanto i produttori sono felici di registrare una buona annata. L'anno scorso le ciliegie erano state vendute per 1,51-1,82 euro/kg, mentre quest'anno il prezzo è aumentato a 3,64-4,24 euro circa.
"Il prezzo migliore dopo tanto tempo"
Mumtaz Akalin esporta ciliegie dalla regione e, in una dichiarazione a un'agenzia stampa di Anadolu, ha dichiarato: "L'anno scorso la resa è stata molto elevata, il 70% in più rispetto a quest'anno. L'attuale produttività dei ceraseti è bassa, ma in compenso i prezzi sono molto buoni. I coltivatori sono soddisfatti, in particolare per la varietà d'esportazione Ziraat 900, i cui prezzi sono i migliori che vediamo da molto tempo".
Akalin ha dichiarato che il maltempo in diversi importanti Paesi europei di produzione di ciliegie, come Spagna, Italia, Grecia e Francia, ha contribuito a far salire le quotazioni.
Anche se la Russia, l'ex mercato più grande della Turchia, non sta acquistando il prodotto per via dell'embargo, la domanda da Germania, Inghilterra e Paesi scandinavi sta compensando la situazione. Anche il volume inviato in Medio Oriente è aumentato.
Akalin ha dichiarato che i prezzi sul mercato domestico potrebbero aumentare fino a oltre 6 euro al kg, ma è previsto che scenderanno a 1,51-1,82 euro una volta che la raccolta sarà terminata. Attualmente è in corso quella delle varietà precoci.
Secondo i dati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), nel 2015 la Turchia è stata prima al mondo nella produzione di ciliegie, con 535mila ton, seguita da USA con 345mila ton e Cile con 220mila ton. La Turchia ha esportato 69mila ton l'anno scorso, piazzandosi al terzo posto dietro USA e Cile.
Fonte: sondakika.com