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Primo fornitore i Paesi Bassi

Pomodori da mensa: forte crescita delle importazioni italiane nel 2015

Nel 2015 le esportazioni italiane di pomodori hanno di poco superato le 100.000 tonnellate, il 12% in meno rispetto ai buoni volumi registrati l'anno precedente.

Il valore, anch'esso in diminuzione, si è attestato attorno a 180 milioni di euro, in calo dell'8% sul 2014. Il prezzo medio, al contrario, con 1,80 euro/kg, registra il 5% in più rispetto alla scorsa annualità e rappresenta il valore più elevato dal 2010 ad oggi.



I paesi in ambito comunitario, come consuetudine, rappresentano le principali destinazioni dell'export di pomodori italiani, con il 91% del totale nell'ultima annualità. Tra queste si conferma prima destinazione, anche nel 2015, la Germania con una quota del 28% del totale, solo lievemente inferiore al 2014. L'Austria, al secondo posto per ordine di importanza, con il 17% cresce di un punto percentuale rispetto al percentuale triennio. Rispetto all'anno precedente presentano stabilità il Regno Unito e la Slovenia rispettivamente all'8% ed al 6% del totale; la Francia incrementa di un punto percentuale (dal 7% all'8%) mentre la Romania flette dal 9% all'attuale 6%.

Al di fuori dell'Unione Europea (28), nel 2015 abbiamo inviato il 6% del totale verso la Svizzera, quantitativi simili all'anno precedente. Rimangono ancora irrisorie le spedizioni verso gli altri paesi.


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Nel 2014 l'Italia ha importato oltre 140.000 tonnellate di pomodori, ben il 21% in più rispetto al 2014, il quantitativo più elevato dal 2010 ad oggi.

Relativamente al valore il dato del 2015 segna il +26% rispetto alla precedente stagione, con oltre 140 milioni di euro, conseguenza diretta di un aumento del prezzo medio che in questa annata è cresciuto del 3% sul 2014, posizionandosi a 0,98 €/Kg.

Anche le importazioni provengono quasi esclusivamente dai paesi dell'Unione Europea (28); tra questi prevalgono i Paesi Bassi (prodotto triangolato di diversa provenienza), con il 42%, quantitativi stabili rispetto alla precedente annualità. Sono state inoltre importate quasi 40.000 tonnellate di prodotto di origine spagnola, il 28% del totale. La Francia ha fornito quantitativi maggiori al 2014 corrispondenti a più di 25.000 tonnellate, il 18% del volumi complessivi. Seguono Germania e Belgio entrambi con una rappresentatività ferma al 4% del totale.

Il rimanente 1% giunge dai paesi africani, più precisamente dalla Tunisia, che nel 2014 ha inviato circa 1.700 tonnellate. Permane la flessione del prodotto di origine marocchina, fino a qualche anno fa più rilevante.

Assente anche in questa annualità il prodotto israeliano.


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Fonte: CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli per FreshPlaza
Data di pubblicazione: