La Tunisia pianifica di esportare in Russia i prodotti sanzionati
Per poter facilitare le consegne dei prodotti dalla Tunisia in Russia, Kazakistan, Bielorussia, Armenia e Kirghizistan è stata creata la Casa Commerciale russa- tunisina, che darà una grande spinta al commercio. Mohamed Namli, direttore generale della Casa Commerciale russa-tunisina, ha annunciato l'apertura della nuova piattaforma commerciale, che favorirà le aziende agricole della Tunisia ad affacciarsi sul mercato russo senza intermediari, di installare contatti diretti con i partner della Federazione eoccupare le nicchie sul mercato russo.
E proprio sulla situazione nel settore della coltivazione di frutta e verdura in Russia si è discusso nel corso del Forum Internazionale Ovosh'-Cult-2016 (Veg-Cult 2016) tenutosi a Mosca il 13 e 14 aprile scorsi.
Il Governo della Federazione Russa pianifica di investire 3 miliardi di rubli nella costruzione di serre e nella coltivazione di ortaggi in ambiente protetto. Attualmente sono in fase di costruzione 150 complessi di serre, per cui sono stati investiti 24 miliardi di rubli. La quantità di serre menzionata non è, però, sufficiente e si pianifica di coprire a serre ancora 2.000 ettari per poter produrre 1 milione di tonnellate di prodotti ortofrutticoli.
Gli specialisti russi in IT stanno elaborando i software per i sistemi di automazione per la gestione e il controllo di serre. Nel 2015, la produzione di patata in Russia ha superato del 15% la quantità dell'anno precedente, grazie agli investimenti realizzati nel settore.
Il settore agroalimentare in Russia ha un grande fabbisogno di costruzione di Centri logistici e di distribuzione di prodotti freschi, verdura e ortofrutticoli. Aleksandr Tkachev, Ministro dell'Agricoltura della Federazione Russa, ha annunciato che il governo investirà nella costruzione di centri di distribuzione in tutto il territorio russo.
Elaborazione FreshPlaza su fonte ICE MOSCA