"Con oltre una settimana di ritardo, quasi 9 giorni, stiamo cominciando a raccogliere la varietà Pricia - dichiara a FreshPlaza Natalino Gallo, amministratore della OP - Lo scorso anno avevamo iniziato intorno al 15-16 maggio. Il prodotto si presenta abbastanza bene, con un buon colore; l'unica pecca è la disomogeneità dei calibri sulla pianta in quanto si sono avute quattro fioriture, e questo comporterà maggiori costi nella fase di raccolta. Grande scalarità del prodotto, quindi: per l'ultima fioritura, ad esempio, la pezzatura si mostra piccola".
Le altre varietà (Tsunami, Ruby Star, Early Orange, e tutta la famiglia delle albicocche rosse) in raccolta a fine mese/inizi di giugno, dovrebbero presentare una maggiore omogeneità. Iniziata anche la raccolta del prodotto bio, delle stesse varietà.
Prevalentemente la produzione è offerta a marchio della Grande distribuzione; il prodotto restante è a marchio aziendale Cokka. Il 70% resta sul mercato nazionale, mentre all'estero (Germania e Austria) va il 30%. "Abbiamo già iniziato a esportare, ma essendo all'inizio della commercializzazione è ancora presto delineare l'andamento. Quello che posso sottolineare è invece il calo dei consumi per via delle temperature più basse. Pur vero è che se ci fosse stata la richiesta noi non avremmo potuto soddisfarla".
Rispetto alla scorsa campagna, per via dei giovani impianti - tra il terzo e il quinto anno - la OP registra un 20-30% in più di produzione di albicocche. "Se guardiamo però alle aspettative e al programma per l'annata, siamo a un 40% in meno, in particolare per le varietà precoci".
In futuro la OP Agricor-Gallo punta all'export. Consolidato ormai il mercato italiano, si guarda ai mercati del Nord Europa, in primis Regno Unito e Danimarca. "In previsione di un aumento di produzione delle albicocche, il prodotto verrà inviato all'estero. La Francia è molto nazionalista e preferisce il prodotto locale. I Paesi dell'Est invece non hanno ancora una capacità economica tale per pagare le varietà pregiate. La Germania resta per noi, invece, un mercato importante".
A livello tecnologico, la OP ha potenziato i suoi impianti e implementato un sistema per il rilevamento dei gradi Brix delle albicocche al fine di soddisfare le richieste specifiche della clientela. E conta inoltre su un nuovo pack: un cartoncino da 500 grammi sia per il mercato nazionale sia per quello estero.
"Stiamo lavorando, inoltre, su una linea di albicocche già pronte da portare sulla tavola. Con le temperature elevate della Calabria, la gestione non è sempre facile ma a noi piace metterci in gioco e affrontare nuove avventure".
Prossima sfida: "Il melograno" conclude Natalino Gallo.
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