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Il meteo ci rimette lo zampino: a Bologna le ciliegie locali e di Vignola guadagnano 1 euro al chilo

A seguito delle bizze del meteo, sulla piazza ortofrutticola all'ingrosso di Bologna si registra un'impasse nella commercializzazione di meloni e angurie. "C'è una calma nelle vendite ed è ovviamente legata alla stagione", leggasi il meteo di queste ultime settimane, ci spiega un grossista sulla piazza emiliano-romagnola.

Lo stesso riferisce prezzi di vendita dell'ordine di 1,80 euro al chilo, "a fatica" specifica, per del melone a buccia gialla della Sicilia, mentre per il mantovano, a buccia verde, parla di prezzi più elevati: 2,30/2,40 euro/kg.

"Le angurie – riprende - vanno ancora peggio dei meloni, con il prodotto siciliano che viene venduto a 0,90/1 euro al chilo, mentre in questo periodo dovrebbe essere scambiato a 1,20/1,30 euro al chilo".

Un altro grossista riferisce invece prezzi di vendita che, per del melone di Sicilia, prodotto di qualità extra, vanno da 1,70 euro/kg fino anche a 2 euro/kg, mentre il campano oscilla - per un prodotto medio - da 1,10 a 1,20 euro al chilo; mentre per quello di qualità si parla di 30 eurocent/kg in più.


Attività al mercato all'ingrosso di Bologna. (Foto d'archivio)

Restando in tema anomalie climatiche, va registrato che nelle contrattazioni di venerdì al CAAB le ciliegie locali, in particolare quelle di Vignola, hanno acquistato 1 euro al chilo in più rispetto ai giorni precedenti (cfr. FreshPlaza del 19/05/2016), arrivando anche a € 7/kg.

"La domanda non è aumentata e rimane non particolarmente elevata – ci spiega Maurizio Marioloni, responsabile dello stand Spreafico sulla piazza di Bologna – ma ieri (giovedì, ndr) in tutte le zone di produzione è piovuto abbondantemente e ciò ha impedito la raccolta, così oggi è arrivato poco prodotto". Da qui l'impennata dei prezzi. Sarà poi da capire in questi giorni se i prezzi resteranno su questa linea o se, viceversa, caleranno.

Meteo o non meteo a invogliare o scoraggiare il consumo dei prodotti di stagione, Marioloni sottolinea un altro elemento sul fonte dei consumi: "c'è voglia di qualcosa di nuovo. Non parliamo di un mercato brillante, ma sui prodotti giusti possiamo dire che il momento sia buono", e a tal proposito cita il caso delle albicocche. Se molte si possono trovare a prezzi stracciati, per quelle di qualità, cioè ottime da mangiare, i prezzi sono interessanti. "Non è sempre vero che il consumatore acquista con gli occhi; nelle albicocche chi compra cerca il gusto prima dell'aspetto, tant'è che al mercato è un classico che chi acquista le assaggi, prima", sottolinea il responsabile di Spreafico al CAAB. Per le albicocche della serie di varietà Cot, che sono arrivate sulla piazza da poco, si spuntano prezzi anche di 4 euro al chilo.