Almeria (Spagna): i peperoni guadagnano terreno sui pomodori
Un fattore importante di cui tenere conto per capire il boom dei peperoni è senza dubbio il loro prezzo. Anche se questa stagione non è stata priva di difficoltà, le cifre complessive sono sicuramente risultate piuttosto positive.
Un altro elemento chiave è che da quando la regione ha optato per la coltivazione in ambiente protetto, i peperoni sono sempre stati il prodotto principale. Inoltre, per alcuni anni, come ricorda Andrés Góngora, segretario provinciale di COAG-Almeria, l'uso di acqua desalinizzata ha fatto sì che i peperoni si espandessero a Campo de Nijar. "C'è da considerare poi la manodopera: servono tre persone per un ettaro di pomodori e solo una per un ettaro di peperoni, con un aiuto extra al momento della raccolta".
Altrettanto importante per spiegare la crescita della popolarità dei peperoni è che, nonostante l'elevato prezzo delle sementi, essi rappresentano senza dubbio una coltura che ha raggiunto gli sviluppi varietali più importanti. Dopo molti anni in cui la coltivazione dei peperoni nella comarca spagnola di Poniente Almeriense era limitata alle varietà italiane, la Lamuyo, il peperone quadrato e alcune cultivar piccanti, ora la domanda di varietà gourmet ha portato alla proliferazione di nuove referenze come la Sweet Bite e altri peperoni dolci snack.
Secondo i dati ufficiali del Consiglio dell'Agricoltura, Pesca e Sviluppo Rurale del Governo dell'Andalusia, nella campagna 2014/15 sono stati coltivati oltre 9.300 ettari di peperoni. Una cifra che è sicuramente aumentata in questa stagione, mentre la superficie destinata ai pomodori continua a diminuire.
Fonte: valenciafruits.com