Nunhems (Bayer): 'Aumentate le semine di cipolle sia a giorno corto che a giorno lungo'
Una cosa è certa, ci spiega William Cavalieri, Sales Specialist della Bayer, "le superfici seminate in Italia a cipolle sono aumentate, sia sulle autunnali a giorno corto (leggasi cipolle dorate, che in questa tipologia sono la stragrande maggioranza di quelle seminate), che sulle primaverili a giorno lungo; in quest'ultimo caso sono aumentati mediamente tutti e tre i colori".
Questo sta creando qualche preoccupazione tra gli addetti del settore ma, precisa Cavalieri, "è ancora presto per fare delle previsioni a lungo termine sullo sviluppo della pianta e sulle future produzioni finali, perché tutto dipenderà dal meteo e dal tipo di stagione: è infatti nell'ultimo mese che avviene il grosso dello sviluppo del bulbo ed è il momento cruciale in cui nella cipolla si determina la resa quali-quantitativa finale".
Nell'ambito della crescita della cipolla bianca, riprende Cavalieri, "la nostra varietà che si è diffusa di più è stata Solstice F1, molto apprezzata per la buona risposta che ha dato al grande caldo della scorsa estate. Con le alte temperature, mediamente le cipolle tendono ad andare in stress e a produrre di meno, ma Solstice ha retto, dimostrandosi molto affidabile e con un bulbo di ottima conservabilità abbinato a una precocità di ciclo di raccolta. Quando una cipolla si comporta bene sotto stress, allora fa capire che si comporta ovviamente bene anche in condizioni normali. Solstice è una varietà con poca cera nelle foglie, il che le conferisce diversi vantaggi. Sulle cipolle la genetica Nunhems è orientata a varietà che siano forti, rustiche e adattabili per dare un qualcosa in più alla produttività finale".
Cipolle della varietà Solstice F1 in un campo prove varietali nel bolognese. (Foto d'archivio)
Le semine si sono concluse già da diverse settimane, iniziando di solito a febbraio per terminare in funzione della zona di produzione ad aprile. "Alcuni produttori – riprende l'esperto - hanno anticipato le semine anche a fine gennaio, prendendosi ovviamente qualche rischio".
"Principalmente, le criticità maggiori si sono verificate nelle aziende con terreni più leggeri, i quali tendono alla formazione di crosta superficiale, che per la cipolla è un fattore molto limitante e pericoloso per diversi aspetti. Se la pianta è già uscita dal terreno allora la crosta tende a strozzare la prima foglia con il rischio concreto di perdita della pianta stessa, viceversa se non è ancora uscita rischia di restare bloccata sotto il terreno e di morire. E' per queste ragioni che in diversi appezzamenti, su tutto il territorio italiano, si è verificata una riduzione delle piante per ettaro, e ovviamente dove mancano cipolle quelle che restano tendono a sviluppare bulbi di dimensioni maggiori, con calibri che renderanno la produzione disforme". In questi casi, per ovviare e ridurre la problematica, gli agricoltori sono dovuti intervenire con delle irrigazioni di soccorso cercando però di evitare ulteriore compattamento del terreno.
"Attualmente – conclude Cavalieri - siamo in una situazione di meteo normale per la stagione e con le cipolle a semina primaverile che hanno già sviluppato diverse foglie vere. C'è stata una settimana con temperature sotto la media, ma non ha causato danni alla produzione; semplicemente ne ha rallentato un poco lo sviluppo".
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