Forte crescita nell'import di angurie sul mercato italiano nel 2015
Il principale mercato di sbocco del prodotto italiano è ancora una volta la Germania con una rappresentatività che sfiora il 40% del totale. Al secondo posto, troviamo la Polonia con circa il 15% dei volumi totali e la Francia al terzo posto con 9%. La Repubblica Ceca, al 6% del totale, conferma il trend in calo già evidenziato le annualità precedenti, mentre l'Austria passa dal 3% al 5% del volume complessivo.
La destinazione prevalente per il volume di esportazione delle angurie, anche nel 2015, si conferma essere il mercato europeo (con il 92% del totale) ma in leggero calo rispetto agli anni precedenti quando concentrava il 94-95% del totale. Verso i Paesi Europei Extra-UE28, rappresentati per la quasi totalità dalla Svizzera, è stato destinato l'8% dei volumi complessivi, la movimentazione più elevata rispetto agli anni più precedenti. Tra le altre destinazioni raggiunte ci sono i quantitativi, anche se ancora limitati, inviati alla Tunisia. Il prodotto italiano viene spedito all'estero in particolare nel trimestre giugno/agosto con una forte prevalenza del mese di luglio.
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Le importazioni di angurie nel 2015 hanno superato le 47.000 tonnellate, il quantitativo più elevato del recente passato (a eccezione del 2010) con un aumento del 29% rispetto all'anno prima.
In incremento anche il valore che si attesta sui 20 milioni di euro (+24% sul 2014), con un prezzo medio solo lievemente in calo, -3% rispetto all'anno precedente.
Anche i quantitativi di angurie in ingresso nel nostro Paese provengono prevalentemente dai Paesi dell'Unione Europea (28) e nel 2015 con quasi il 92% del totale si è evidenziato un aumento rispetto alle ultime sei campagne. Gran parte del prodotto entra in Italia durante il mese di giugno.
I volumi più rilevanti, pari a quasi il 60% del totale complessivo, provengono dalla Grecia che continua ad essere il primo fornitore, mostrando un netto ampliamento rispetto al deficitario 2014. Segue il prodotto di origine spagnola in lieve aumento rispetto alla passata stagione (costante al 18% del totale). Il prodotto francese segna al contrario un calo e nel 2015 copre il 6% del totale rispetto al 9% dell'anno scorso, mentre il prodotto olandese cresce di un punto percentuale posizionandosi al 4% dei volumi complessivi. Quantitativi marginali arrivano da altri paesi europei.
Al di fuori dell'Unione Europea, l'Italia ha importato angurie dai paesi africani: 7% dei quantitativi totali, di cui il principalmente fornitore è come sempre la Tunisia. L'1% del totale i quantitativi è di provenienza americana, in particolare in arrivo da Panama.
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Le superfici ad angurie complessivamente investite in pieno campo e serra nel 2015 sono state di poco superiori al 2014 (+1%). In generale possiamo affermare che nell'ultimo triennio le superfici si sono mantenute costanti mediamente attorno a 11.500 ettari inferiori solo alla media del biennio 2010/2011 quando sono stati raggiunti oltre 12.200 ettari.
Fonte: CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli per FreshPlaza