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Sequestro cocaina in Colombia: l'Associazione dei bananicoltori smentisce il coinvolgimento di imprese agricole

E' stato ampiamente riportato che le autorità colombiane hanno sequestrato otto tonnellate di cocaina in una recente incursione in una piantagione di banane. La droga, a quanto pare, era destinata agli Stati Uniti attraverso i Caraibi e si dice abbia un valore di 240 milioni di dollari, cosa che la rende una delle più gradi partite sequestrate negli ultimi anni.

In un comunicato, la polizia ha dichiarato che la scoperta è collegata alla banda criminale Úsuga ed è avvenuta in una piantagione di banane nella regione settentrionale di Turbo. Il rapporto della polizia afferma che nella piantagione è stata ritrovata una costruzione fatiscente dove la cocaina era nascosta sotto un blocco di cemento.

Tuttavia, in una dichiarazione ufficiale, il presidente dell'Associazione colombiana dei produttori di banane (AGURA), Juan Camilo Restrepo Gómez, ha dichiarato che la cocaina non è stata trovata in alcuna azienda agricola, tantomeno in una affiliata a questa associazione".

"Per la nostra attività - ha dichiarato Juan Camilo - è molto importante chiarire questo tipo di informazioni. Siamo un settore d'esportazione che dovrebbe essere in grado di mostrare sicurezza e credibilità di fronte agli acquirenti internazionali di frutta. Ogni giorno lavoriamo al miglioramento della nostra tracciabilità secondo quanto richiesto dalle leggi internazionali".

"Siamo un settore che annualmente genera un'occupazione di 30.000 posti di lavoro diretti e 100.000 indiretti. Siamo il motore dello sviluppo di Urabá, Magdalena e La Guajira".

Fonti: washingtonpost.com, freshfruitportal.com
Data di pubblicazione: