Francia: nuovi scioperi contro la legge sul lavoro, trasporti in tilt
La prima giornata di mobilitazione ha, di fatto, quasi paralizzato il Paese. Ma sulla riforma, il presidente Hollande - che ha il sostegno dei sindacati riformisti e della maggioranza dei deputati socialisti - ha ribadito che non cederà. "Questa legge passerà. Non torno indietro" ha detto.
Le proteste da inizio anno in Francia sono già state sette; quella del 31 marzo ha radunato nelle piazze del Paese quasi 400mila persone.
Lo sciopero dei camionisti francesi - proclamato dai sindacati FO e CGT - è iniziato alle 22:00 di lunedì 16 maggio e già nelle prime ore di ieri aveva creato forti disagi al trasporto merci in diverse località della Francia e alla circolazione in alcune importanti arterie.
Gravi scontri a Parigi, dove la manifestazione contro la legge di riforma del lavoro è degenerata.
Preoccupato per gli scioperi è anche il settore ortofrutticolo, in particolare quello spagnolo, per le possibili ripercussioni negative sulla libera circolazione delle merci verso altri Paesi comunitari e sul funzionamento del mercato interno.
La federazione delle associazioni ortofrutticole spagnole Fepex ha sollecitato, infatti, la Commissione europea, il Ministero dell'Agricoltura (Magrama) e il Ministero degli Affari Esteri affinché le autorità francesi garantiscano la libera circolazione delle merci nel territorio, senza pregiudicare i diritti fondamentali dei sindacati francesi.
Nel mese di maggio, l'esportazione spagnola di ortofrutticoli freschi ha superato il milione di tonnellate. Il 95% è destinato ai mercati europei e il trasporto più utilizzato è appunto quello su strada.
Elaborazione FreshPlaza su varie fonti