Meno fast food, piu' frutta e verdura: 690 alunni e gli effetti del cibo sano
Per ottenere lo stesso risultato occorre versare molte più gocce di succo di albicocca e una quantità ancora maggiore di succo di pera. Quindi anche la scelta della frutta è importante. A volte però non basta studiarlo sui libri o ascoltarlo dai genitori: bisogna toccare con mano l'effetto benefico di certe sostanze. Ecco perché il progetto "Una settimana per una Vita Sana", quest'anno alla sua ottava edizione, ha voluto portare in laboratorio 690 alunni di nove scuole medie inferiori di Bologna, e spiegare anche così che l'alimentazione corretta significa salute.
"Una settimana per una Vita Sana" è un progetto coordinato dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Università di Bologna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e promosso dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna. Il coordinamento del progetto è a cura di Silvana Hrelia, docente al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Alma Mater. Anche quest'anno ha proposto un programma di intervento comunicativo destinato alle classi II di scuole secondarie di primo grado con l'obiettivo di promuovere una sana alimentazione e corretti stili di vita per il benessere e la prevenzione di patologie degenerative. Innanzitutto il progetto ha previsto la distribuzione di un questionario scientifico mirato a identificare lo stile di vita degli studenti.
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