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50 agricoltori veneti sono diventati piloti di droni

Un passo importante per l'innovazione agricola è stato compiuto a Mestre (provincia di Venezia) la scorsa settimana, dove Confindustria e Coldiretti hanno siglato un accordo per perfezionare la tecnologia dei droni, per applicazioni di reciproco interesse nel settore primario.

I giovani non si accontentano più dell'approccio tradizionale ma cercano soluzioni sempre più moderne che puntino verso l'agricoltura di precisione, in grado di garantire una maggiore produzione vegetale e un'eccellente qualità all'interno della gestione dei sistemi agricoli.

Anche cinquanta agricoltori locali hanno preso parte attiva al progetto, terminando la scorsa settimana un corso per pilota di droni. I possibili campi di applicazione per l'utilizzo di droni in agricoltura spaziano dai trattamenti con agrofarmaci mirati, all'individuazione di malattie fungine, oltre che al rilevamento di insetti utili nelle colture, migliorando fortemente i processi di gestione in ambiti quali l'orticoltura, la viticoltura, la cerealicoltura e le attività di forestazione.

Anche il Mit Technology Review ha riconosciuto le potenzialità di applicazione dei droni nel settore primario, inserendoli nella lista delle dieci tecnologie applicate che diventeranno le pietre miliari dell'innovazione per i prossimi anni. La scelta della sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Coldiretti e Confindustria rappresenta la proiezione di un (vicino) futuro in cui agricoltura e manifattura collaboreranno per uno slancio deciso verso l'agricoltura di precisione.
Data di pubblicazione: