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Gli italiani dimenticano la dieta mediterranea: solo per 3 su 10 il giusto quantitativo di verdure

Gli italiani stanno dimenticando la dieta mediterranea. Solo 2 su 10 consumano il giusto quantitativo di frutta e solo 3 su 10 quello corretto di verdura. Pensano di assumere adeguatamente questi alimenti, e invece non arrivano alle 5 porzioni giornaliere raccomandate.

Insomma nel nostro Paese in molti credono di mangiare bene, ma in realtà non lo fanno. E' quanto emerso dall'intervento di Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità dell'Università degli Studi di Milano, al congresso "Spazio Nutrizione" nel capoluogo lombardo, in cui sono stati presentati in anteprima i risultati della ricerca di Curare la Salute. Partendo dagli oltre 15.000 test compilati sul sito curarelasalute.com, GfK Eurisko ha effettuato una rielaborazione ed un'analisi per validare i dati emersi.

"Dalla ricerca risulta anche che il 21% della popolazione italiana non ha un corretto apporto di Vitamina D, micronutriente fondamentale per la salute delle nostre ossa e del nostro sistema immunitario, che dovrebbe essere garantito, oltre che con l'esposizione al sole, grazie anche all'alimentazione", sottolinea Carruba. I dati evidenziano che solo 2 italiani su 10 assumono correttamente latticini, mentre 3 su 10 non mangiano il giusto quantitativo di uova, alimenti ricchi proprio di questa vitamina.

Anche il pesce risulta essere un grande assente dalle tavole della penisola, a consumarne il corretto quantitativo settimanale è solo 1 italiano su 3, come anche per la frutta a guscio, di cui solo 1 su 2 ne mangia i quantitativi raccomandati. "Questi due dati evidenziano come la dieta degli italiani sia povera anche di omega3, acidi grassi che contribuiscono al corretto funzionamento del cuore, a mantenere normali la pressione sanguigna e il corretto livello dei trigliceridi nel sangue", ricorda Carruba. Il fenomeno, analizzato dalla ricerca GfK, risulta particolarmente rilevante nelle fasce più giovani della popolazione (64% mangia poco pesce mentre il 73% poca frutta a guscio), per cui gli omega3 risultano fondamentali per le funzioni cognitive.

"L'acqua è il nutriente fondamentale per il corretto funzionamento dell'organismo umano", spiega Carruba. "Dai dati analizzati risulta, però, che metà della popolazione italiana non ne percepisce l'importanza". Solo 1 Italiano su 2 (46%) beve almeno di 1,5 litri di acqua al giorno, la percentuale si abbassa se si analizza il comportamento delle donne over 50. "E' fondamentale assicurarsi di bere giornalmente il giusto quantitativo di acqua, in particolare con l'avanzare dell'età, poiché l'acqua, oltre ad interviene in tutte le reazioni metaboliche del nostro organismo, favorisce l'eliminazione delle sostanze di rifiuto e favorisce una adeguata lubrificazione delle nostre articolazioni".

La Campagna "Curare la Salute", promossa con il contributo incondizionato di Pfizer Consumer Healthcare, è patrocinata da Adi, Federfarma, Fofi, Simg e Centro studi e ricerche sull'obesita dell'Università degli Studi di Milano. Tra i componenti del comitato scientifico, oltre a Carruba, Annarosa Racca, presidente di Federfarma; Luigi Canciani, responsabile nazionale area prevenzione ed educazione alla salute Simg; Francesco Carlo Gamaleri, Consiglio direttivo Ordine dei farmacisti delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza, e Paolo Vintani, vicepresidente Federfarma Milano.
Data di pubblicazione: